Sono otto gli spazi lungo la costa cittadina che verranno messi a bando nei prossimi giorni dall’amministrazione comunale per altrettante concessioni demaniali marittime temporanee con finalità turistico-ricreative, ciascuna avente a oggetto l’occupazione di immobili pubblici ai fini dell’esercizio dell’attività di somministrazione di bevande, cibi e generi di monopolio e correlate funzioni complementari per lo svago e il tempo libero.
La delibera di giunta
La scelta di procedere con gara pubblica risponde all’obiettivo di garantire una proficua utilizzazione dei beni demaniali a tutela dell’interesse pubblico, come previsto dal vigente quadro giuridico nazionale e comunitario, dal quale discende la necessità di procedere all’assegnazione degli spazi demaniali marittimi mediante procedure di evidenza pubblica con lo scopo di assicurare principi di concorrenza, parità di trattamento, trasparenza e imparzialità nelle procedure.
«È giusto avviare una fase di regolamentazione delle concessioni temporanee che in questi anni hanno animato la nostra costa – spiega l’assessore alla Blue economy, Pietro Petruzzelli -Il lavoro sul recupero del rapporto tra i cittadini e il mare arriva da lontano. Era una sfida che abbiamo intrapreso come amministrazione, avviando progetti di riqualificazione fisica praticamente in tutti più importanti tratti di costa, e che in un secondo momento è stata raccolta anche dagli imprenditori. Bari è matura e attrattiva a tal punto da dover regolamentare le modalità e la tipologia delle concessioni sul mare, anche adempiendo a un contesto legislativo e giuridico che si è evoluto nel tempo».
Le gare
Più nel dettaglio, le gare in pubblicazione riguarderanno otto beni demaniali, di cui 2 nelle località di Santo Spirito e Palese, 3 su lungomare Di Cagno Abbrescia, 2 su lungomare Giovine e 1 in località Torre a Mare. Ogni concessione avrà una durata di due anni. La valutazione delle offerte sarà affidata a una commissione, nominata dal Comune, che procederà all’attribuzione di un punteggio complessivo determinato dalla somma dei punteggi attribuiti all’offerta tecnica (massimo 70) e all’offerta economica (massimo 30 punti).
Gli elementi di valutazione dell’offerta tecnica, riguardano: la professionalità e adeguatezza del concorrente mediante esperienze similari; le risorse strumentali rese disponibili per l’esercizio della concessione; l’efficienza aziendale; i miglioramenti e il mantenimento dell’infrastruttura e le caratteristiche dei servizi offerti correlati alla concessione. L’offerta economica sarà complessivamente pari alla somma del canone annuo posto a base di gara, (3.225,50 euro) più l’importo rinveniente dall’eventuale rialzo offerto.
L’aggiudicazione
Il concessionario sarà tenuto a prendere in consegna i beni oggetto di concessione, provvedendo alla custodia e alla manutenzione. Il bene dovrà essere utilizzato in conformità alla propria destinazione e funzione e restituito al termine della concessione in condizioni di conservazione idonee. Il concessionario avrà l’obbligo di manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree e delle opere installate e di custodia dell’intero sistema infrastrutturale. Sono a carico dell’aggiudicatario le opere di installazione nonché quelle di manutenzione ordinaria e straordinaria che dovessero rendersi necessarie per l’esercizio delle attività da svolgere.
Nell’individuazione degli interventi, il concessionario dovrà tenere conto della destinazione urbanistica delle aree, così come precisata, e delle indicazioni riferite a ogni singolo bene demaniale interessato. Il concessionario, prima della realizzazione degli interventi necessari dovrà, a propria cura e spese, acquisire le autorizzazioni, i pareri, il titolo edilizio e le certificazioni necessarie per l’esercizio delle attività e trasmetterle alla ripartizione Governo e Sviluppo strategico del territorio, compresa l’eventuale autorizzazione paesaggistica.