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Bari Capitale Digitale con ABCD. Romano: «Una rivoluzione positiva» – VIDEO

Bari: vivere, lavorare e innovare nel Sud d'Italia. Scopri come ABCD sta contribuendo a rendere la città Capitale Digitale.

Occupazione, innovazione, economia, social marketing e sostenibilità nel Mezzogiorno. Queste tra le tematiche al centro delle due giornate della terza edizione di ABCD. Bari, per oggi e domani, riaccoglie la sfida di diventare Capitale Digitale, Vivere e lavorare (d)al Sud si può

Tre gli spazi in cui si stanno svolgendo talk, incontri, presentazione di progetti, storie ed esempi positivi: dallo sport alla sanità. Tra la sala Murat, l’ex mercato del pesce e Kursaal Santa Lucia sono più di 1000 i partecipanti e un programma ricco di k-note speech e workshop con istituzioni e ospiti di rilievo nazionale e internazionale.

Questa sera alle 19 in apertura Nicolò Andreula, Fondatore e Amministratore Delegato Disal Consulting. Sul palco in una affollata sala Murat sono intevenuti Elena Sini, Group CIO GVM Care & Research, David Pearl, Business Innovator UK, Francesco Lamacchia, CEO e Fondatore DotAcademy e Givanbattista Venditti, ex giocatore della Nazionale Italiana di rugby oggi team manager dell’Italrugby.

Presente l’assessora alle politiche giovanili Paola Romano. «Questo evento per me è molto caro. Alcuni anni fa Niccolò mi chiama un pomeriggio d’estate mi dice che ci sono tantissime persone, amici interessantissimi a Pane e Pomodoro. Dobbiamo fare qualcosa. E così in fretta e furia abbiamo allestito la terrazza del Fortino, eravamo un 300 persone. Cinque giorni a zero budget. Sono passati anni e questa iniziativa è cresciuta tantissimo. Oggi siamo mille in tre spazi dell’amministrazione, due di questi non esistevano ancora: il mercato del pesce e il Kursaal Santa Lucia. Complimeti».

«Anche la città – continua – è cambiata tantissimo in questi anni. L’Istat alcune settimane fa ha detto che siamo la prima città del sud Italia per aumento del numero di occupati e per storie di ritorno. Siamo la prima città per fondi Pnrr e a Bari sono arrivate alcune grandissime imprese dell’innovazione, ben 23 con circa 3.500 nuovi assunti, molti sono qui oggi. Alcuni di loro sono baresi di ritorno».

«Sono successe anche delle cose negative – conclude – che non bisogna assolutamente sottovalutare però la cosa più importante è che si è realizzata una comunità. Ma come dice Hannah Arendt “la città non è la città dei residenti ma è la città delle relazioni”. Questo evento è proprio questo, voi siete baresi anche se non siete residenti. Anche se come David che si sente barese solo per tre giorni all’anno. Questa è la città che vogliamo e io voglio ringraziarvi perché le persone che parlano su questo accendono l’immaginazione di altre mille persone e raccontano delle storie che rimangono qui e creeranno altre storie. A noi spetta il compito tutti insieme, alla politica e alle persone come voi, di fare una rivoluzione positiva».

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