Da un immobile in condizioni di degrado ad un nuovo centro di ricerca, con 180 laboratori di sperimentazione. È stato approvato il progetto di valorizzazione dell’ex Manifattura Tabacchi a Bari. Lo rende noto Invimit Sgr, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il progetto riceverà un contributo di 20 milioni di euro di fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc), finalizzato ad integrare gli interventi del Pnrr e prevede la realizzazione della nuova sede dell’area di ricerca del Cnr di Bari, denominata “Aris” (Area della ricerca per l’innovazione e lo sviluppo), in una porzione del complesso immobiliare della ex Manifattura Tabacchi nel quartiere Libertà.
Ci sarà, si legge nella nota, «il recupero di ampia parte del compendio produttivo in disuso e l’insediamento nell’immobile di tutti i dipartimenti di ricerca del consiglio nazionale delle ricerche, unitamente ad interventi sulle aree aperte di sosta e ristorazione con implementazione di moduli fotovoltaici». L’intero isolato diventerà un polo multifunzionale di ricerca e di attrazione internazionale, attivo 24 ore su 24, in cui «conviveranno ricerca, innovazione, commercio, spazi pubblici e di comunità». Sarà possibile ospitare laboratori di sperimentazione con 850 ricercatori, ed anche «centri di elaborazione dati e serre per sperimentazioni nel settore delle scienze agrarie».
«È un grande riconoscimento – ha dichiarato Nuccio Altieri, presidente di Invimit Sgr – per la determinazione e il lavoro di squadra con il quale stiamo portando avanti questo straordinario progetto di realizzazione di uno dei più importanti e moderni centri di ricerca del Paese. Un immobile chiuso – ha aggiunto – porta degrado mentre la sua riapertura porta, invece, lavoro, sicurezza e ricchezza. Questo faremo in tempi brevi a Bari».