Bari, approvato il rendiconto di gestione 2022: la disponibilità di cassa supera i 343 milioni di euro

«La disponibilità di cassa complessivamente a disposizione dell’ente al termine dell’esercizio si attesta nella misura di oltre 343 milioni con un incremento del 27% rispetto al 2021 (270 milioni), del 46% rispetto al 2020 (234 milioni), del 56% rispetto al 2019 (219 milioni), del 72% circa rispetto al 2018 (199 milioni)». L’assessore all’Economia e al Bilancio del Comune di Bari, Alessandro D’Adamo, commenta così l’approvazione, da parte del Consiglio comunale, del rendiconto di gestione 2022 dell’ente dal quale, afferma, emergono «risultati positivi».

Nel quinquennio 2018-2022, la liquidità del Comune di Bari è aumentata di oltre 144 milioni di euro. Per quanto riguarda i residui attivi relativi a crediti di natura tributaria, «si passa da 156 milioni di euro dei 2021 a 144 milioni del 2022».

La maggior parte è ascritta ai crediti Tari per il quali, come nel 2021, la scadenza dell’ultima rata è stata fissata a marzo 2022.

L’andamento delle riscossioni, pari a 230 milioni, risulta in aumento del 2% rispetto al 2021.

Per quanto invece riguarda i residui attivi relativi a crediti di natura extratributaria (proventi da servizi, da canoni, da sanzioni al codice della strada), «la consistenza finale registra un decremento rispetto al 2021 assestandosi al termine dell’esercizio sui 110 milioni circa».

Il Comune evidenzia anche che «dalla lotta all’evasione è stato possibile accertare crediti per un importo pari a circa 19 milioni, comprensivi di sanzioni e interessi, dei quali una ragguardevole percentuale (37%) già incassati nel corso nel corso dello stesso esercizio (circa 7 milioni)».

Con riferimento, infine, alle spese di investimento, al termine dell’esercizio finanziario 2022 le spese in conto capitale ammontano a 37 milioni di euro che, sommati a quelli relativi a investimenti già avviati entro il 2022 pari a 73 milioni, «forniscono la misura complessiva dei cantieri aperti a tutto il 31 dicembre 2022 in tutta la città, che quota circa 110 milioni».

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