«Io questa multa non la pago, la contesterò». Si conclude così il lungo sfogo sui social di Alessandro Cecinati, anestesista all’ospedale San Paolo di Bari, che oggi, al termine di un turno di lavoro durato più di dodici ore ha trovato una multa sulla sua auto.
Il professionista torna a sollevare, così, il problema dei parcheggi che, in quella zona, «è atavico e sembra non interessare ad alcuno».
Cecinati racconta che oggi ha lavorato dalle 7:30 alle 20:15. «Ho lavorato bene – scrive -, con volontà e profitto, facendo qualche ora di straordinario per venire incontro alle richieste dell’Azienda, mi pagano due lire ma fanno sempre comodo. L’anestesista vive di stipendio». Alla fine della giornata, però, «raggiungo l’auto parcheggiata all’interno e trovo la contravvenzione. Oggi ho lavorato ore in più, sottraendole alla mia famiglia, per versarle domani nelle casse del Comune e… sì, sono arrabbiato», afferma l’anestesista.
L’auto, riferisce, «era parcheggiata bene, non c’è segnalazione di divieto, non ostacolava la viabilità, non era su un posto riservato ai portatori di handicap e allora io mi chiedo… perché?».
Quindi lo sfogo sulla situazione parcheggi all’ospedale San Paolo: «Ogni santa mattina – racconta Cecinati – anche se arrivi alle 7:30, ogni pomeriggio anche se arrivi alle 13, il posto non lo trovi. Continui a girare, girare, girare ma nulla; tutti i posti sono occupati; il parcheggio viene utilizzato anche come autosilo dai residenti nei dintorni e i dipendenti non sanno dove parcheggiare; si fa tardi, devi parcheggiare; la sala operatoria non parte senza di te; ti arrangi come puoi, la parcheggi dove non dà fastidio; oppure devi andare al parcheggio della stazione ma anche li è pieno; allora nel grande parcheggio alle spalle dell’ospedale ma lì sei tenuto a dare la tangente (minimo 1 euro, ogni giorno) al teppista di turno la cui presenza con tanto di sediolina al seguito è tollerata da chi comanda», conclude amaramente il medico.