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Bari, le guide chiedono il “vigile turistico”: «Troppi abusivi. Più controlli anche per i b&b»

A Bari quello del turismo è un settore in continua crescita, sopratutto negli ultimi anni. Di pari passo, però, insieme al flusso di visitatori che arrivano nel capoluogo pugliese è in aumento anche il fenomeno delle guide turistiche abusive. La proposta del sindacato Ed è proprio per contrastare questa pratica irregolare che Federagit, il sindacato…

A Bari quello del turismo è un settore in continua crescita, sopratutto negli ultimi anni. Di pari passo, però, insieme al flusso di visitatori che arrivano nel capoluogo pugliese è in aumento anche il fenomeno delle guide turistiche abusive.

La proposta del sindacato

Ed è proprio per contrastare questa pratica irregolare che Federagit, il sindacato che rappresenta le guide turistiche, ha lanciato un appello affinché venga istituito un vigile turistico, una figura professionale con competenze specifiche che si occupi del controllo dell’attività degli abusivi. «È necessario – scrive Federagit – che l’amministrazione comunale dia una risposta adeguata in termini di sicurezza e accoglienza, usando al meglio i proventi rivenienti dalla tassa di soggiorno, prossimi ai 2 milioni di euro».

La professione

La legge 190 del 2023, infatti, prevede che l’attività di guida turistica venga esercitata solo da professionisti abilitati. Eppure in città è facile incorrere in tour organizzati da ciceroni che espongono un badge di riconoscimento anziché il regolare tesserino che ne attesta la qualifica professionale, rilasciato dalla Regione Puglia. Lo scorso 26 giugno è stato inoltre approvato il decreto n. 88, un regolamento della legge già esistente che istituisce alcune nuove disposizioni applicative per la disciplina della professione.

La testimonianza

«Sono previste sanzioni pesantissime per gli abusivi che operano senza essere in possesso del patentino – spiega Anna Gernone, presidente Federagit Confesercenti Terra di Bari – che vanno dai 3 ai 15 mila euro». Il preoccupante fenomeno delle “finte” guide turistiche, nel capoluogo pugliese, sembrerebbe essere abbastanza diffuso, tanto da spingere i rappresentanti del settore a rivolgersi direttamente all’amministrazione comunale: «Siamo in contatto con l’assessora Ines Pierucci – aggiunge – la quale ci ha assicurato che avrebbe provveduto ad ascoltare le nostre richieste, ma da noi questa figura non è ancora arrivata, come invece è accaduto in alcuni comuni del Nord Italia».

L’appello del sindacato

«Chiediamo maggiori controlli dalla Polizia municipale. Il vigile turistico sarebbe un profilo specializzato e potrebbe intervenire anche per i b&b abusivi. Ora le guide turistiche saranno registrate in un elenco nazionale, quindi sarà più semplice effettuare le verifiche. Questa legge, che dev’essere recepita dai Comuni, è molto aspra nei confronti dell’abusivismo».

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