Variante 16 Anas, dopo il terzo si, decisiva la Conferenza di servizi. Si fa sempre più concreta la possibilità di scelta della Variante 3 per i lavori del raddoppio della statale 16. Dopo il terzo si, sia pur con riserva da sciogliere con la messa in pratica di opere pubbliche, la proposta passerà al vaglio della Conferenza di servizi, che potrebbe rendere l’iter definitivo. Si tratta, infatti, dell’ultimo istituto in cui partecipano tutti i soggetti interessati, compresi i sindaci dei Comuni di Molfetta, Noicattaro e Triggiano. Se dovesse passare all’approvazione, il progetto diventerebbe definitivo e, successivamente, esecutivo. La conferenza, secondo fonti interne, potrebbe essere indetta verso settembre/ottobre, dopo le amministrative. L’ultimo parere positivo riguarda la fattibilità dell’opera con i vincoli imposti dal Piano di tutela delle acque, approvato nel 2009 e il suo aggiornamento del maggio 2023.
Secondo i funzionari, infatti, «lo schema di drenaggio di progetto costituisce un sistema “chiuso”, in quanto permette di ottenere una separazione dalle acque ricadenti sulla piattaforma stradale da quelle delle scarpate ed esterne, prevedendo il convogliamento delle acque di prima pioggia ai presidi idraulico-ambientali per il trattamento delle stesse. I sistemi di raccolta assolvono il duplice ruolo sia di intercettare gli eventuali sversamenti di sostanze non compatibili con la rete idrografica naturale in occasione di imprevisti inconvenienti di esercizio, vedasi eventuale ribaltamento dei mezzi».
Non mancano, però, le raccomandazioni e le prescrizioni, a corollario del si della sezione “Risorse idriche” del dipartimento Bilancio, Affari generali e Infrastrutture della Regione Puglia. In riferimento al trattamento delle acque di piattaforma di prima pioggia, il progetto prevede che le stesse saranno separate dalle acque di seconda pioggia per mezzo di un pozzetto ripartitore posizionato in testa alle vasche di trattamento. Le opere di collettamento e trattamento delle acque meteoriche, incidenti le opere stradali, saranno estese anche alla viabilità secondaria, previo parere preventivo della Città metropolitana. E poi che nelle aree di cantiere, il trattamento dei reflui civili, ove non siano diversamente conferiti, dovrà essere conforme al Regolamento regionale del 2011 e rivisto nel 2016. La variante 3 prevederà un intervento che coinvolgerà quattro comuni, Bari, Mola di Bari, Noicattaro e Triggiano, per un progetto di lunghezza complessiva pari a quasi 20 km e realizzato completamente in variante all’asse esistente.