Bari, 8 milioni per un nuovo terminal nel porto. Emiliano: «Struttura attrattiva, multifunzionale e avveniristica»

È stata aggiudicata la gara per la realizzazione di un terminal sulla banchina 10 del porto di Bari.

Ne dà notizia l’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico meridionale (AdSPMAM) che ha affidato al Consorzio fra Cooperative di Produzione e Lavoro – Cons. Coop. – Società Cooperativa i lavori per un importo complessivo di quasi 8 milioni di euro.

Erano state sette le aziende che avevano partecipato alla gara aperta telematica, con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo. Il Consorzio vincitore ha presentato un’offerta con un ribasso 15,750% sull’importo a base di gara e un punteggio totale pari a 91,04/100 punti.

L’appalto consiste nell’esecuzione di lavori, sulla scorta del progetto esecutivo, per la realizzazione di un nuovo terminal passeggeri per navi da crociera e traghetti che andrà a sostituire le strutture tensostatiche e un prefabbricato leggero attualmente in funzione; nonché per la sistemazione delle aree esterne di pertinenza dello stesso terminal, sulla banchina 10, Molo di Ponente del porto di Bari.

Entro febbraio saranno consegnati i lavori che dovranno essere completati in 600 giorni naturali e consecutivi successivi alla data del verbale di consegna. Tra meno di due anni, quindi, Bari disporrà di una struttura all’avanguardia che coprirà un’area di circa 3mila metri quadrati e si distinguerà per la sua versatilità.

Oltre ad accogliere passeggeri e crocieristi, infatti, in occasione di eventi, conferenze e incontri il terminal potrà rapidamente cambiare funzione, grazie alla vasta area di attesa che si trasformerà in un contenitore polifunzionale, accogliente e dotato di tecnologie avanzate. La superficie di copertura attrezzata, inoltre, rappresenterà una quinta facciata del complesso.

Il progetto, sviluppato dall’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico meridionale, prevede l’utilizzo di materiali e tecniche all’avanguardia per garantire l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, in linea con i principi dell’architettura bioclimatica, finalizzati a sfruttare al massimo le condizioni ambientali naturali, come l’orientamento, la ventilazione, l’illuminazione e il microclima per ottenere un confort abitativo ottimale e ridurre al minimo il consumo energetico. L’obiettivo è creare un edificio che, oltre ad essere estremamente performante, sia in armonia con l’ambiente circostante e sostenibile dal punto di vista energetico.

«Se già oggi con tensostrutture e prefabbricati siamo stati in grado di fare di Bari il terzo porto scelto dai crocieristi in Italia, una volta realizzato il nuovo terminal, la curva avrà un’impennata esponenziale», commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi.

Con l’aggiudicazione della procedura di evidenza pubblica in tempi record, aggiunge il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, «si suggella un ottimo esempio di collaborazione istituzionale tra Regione, Comune e Autorità di Sistema. Sinergia – aggiunge – che porterà a breve, nel porto di Bari, una nuova infrastruttura che lo renderà più attrattivo non solo per i turisti ma anche per la comunità che potrà beneficiare di un polo multifunzionale e avveniristico in grado di ospitare anche eventi internazionali per rifondare il rapporto tra la città e il suo mare».

L’opera è parzialmente finanziata dalla Regione Puglia, a seguito di un protocollo di intesa sottoscritto nel gennaio 2019 tra la Regione Puglia – Coordinamento Politiche internazionali e l’Autorità di Sistema per un importo di oltre 4 milioni di euro di risorse derivanti dal Programma Interreg IV-A Grecia – Italia 2007/2013, relative ai progetti retrospettivi “CITIZEN CARE” e “CSP”.

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