Comune di Bari e Procura per i minorenni del capoluogo pugliese ancora insieme per proseguire l’esperienza dell’Unità operativa di Pronto intervento minori (Pim), istituita nel 2019, che consente di intervenire tempestivamente nei casi di abusi o maltrattamenti, devianza ed evasione dell’obbligo scolastico.
Nel 2023 al Pronto intervento minori del Comune di Bari sono stati segnalati 116 casi. I minori coinvolti sono 140.
I dati sono stati forniti dall’assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico, che oggi, insieme al Procuratore per i minorenni, Ferruccio De Salvatore, ha firmato il rinnovo del protocollo.
Il Pim, spiega Bottalico, «è formato da una squadra di professionisti che intervengono in maniera tempestiva se ci sono segnalazioni di disagio sociale, psicologico, violenza o abbandono scolastico. Intervenire tempestivamente significa incidere sulla vita dei minori segnalati – aggiunge -, e in questo un grande aiuto è dato dagli agenti della polizia locale e della guardia di finanza che lavorano con noi».
L’idea, conclude l’assessora, è «lavorare sulla prevenzione, sulla cura e sulla rete scolastica, familiare e sociale che c’è intorno al minore, sia esso vittima o autore di reato».
Molti altri Comuni, sottolinea Bottalico, hanno chiesto informazioni per replicare le dinamiche del Pim, giunto nel 2024 al quarto anno di operatività.
Il Pronto intervento minori, evidenzia poi il procuratore Ferruccio De Salvatore, ha raggiunto «risultati notevoli a dispetto della recrudescenza della criminalità giovanile, che si registra non solo a Bari, ma in tutta Italia ed Europa. Il sistema del Pim – dice ancora il magistrato – permette di intercettare le ragioni del malessere giovanile e di intervenire sotto il profilo educativo e di sostegno alle famiglie».
Il procuratore sottolinea anche come i reati che coinvolgono minorenni non sono spesso «semplici bravate», ma reati «contro la persona, il patrimonio o in materia di stupefacenti» commessi «con particolare cattiveria e aggressività» come «il numero di minori che delinque è in crescita. I minorenni spesso delinquono per noia, spirito di emulazione o per mettersi alla prova».
Nell’ultimo anno, spiega il procuratore, nel distretto di Bari (che comprende anche le province di Foggia e Barletta-Andria-Trani) «si è verificato un incremento del 7,7% della criminalità minorile, con 985 procedimenti penali iscritti rispetto ai 915 del 2022»; aumentato anche il numero delle ragazze coinvolte, 147 nel distretto. «Non sono solo numeri – ha concluso De Salvatore -, ma bambine e bambini la cui vita può cambiare grazie al Pim».