Bagni per disabili guasti, erba alta sui marciapiedi, campi da beach volley chiusi e impraticabili. Non è certo la migliore immagine di sé quella che Torre Quetta sta offrendo ai tanti turisti che in questi giorni sono in visita a Bari, come mostrano le foto scattate da un gruppo di ragazzi milanesi che stanno soggiornando in città. «L’altro giorno siamo andati a Torre Quetta perché volevamo passare qualche ora al mare, ma non è stata per niente una bella esperienza – racconta uno di loro -. Volevamo fare una partita a beach volley, ma abbiamo trovato il campo chiuso e in totale stato di abbandono. Su internet avevamo visto che c’era questa possibilità, ma quando siamo arrivati lì siamo rimasti profondamente delusi. Tra l’altro avevamo anche provato a chiamare dei numeri che ci avevano dato dall’info-point, ma nessuno ci ha mai risposto. Poi ci siamo spostati sulla costa, dove abbiamo trovato un sacco di immondizia (soprattutto nell’area dove c’è l’erba) e tantissimi bidoncini portarifiuti che si trovano lungo il percorso pedonale rotti o mancanti», dice il giovane.
Sotto processo, quindi, il campo abbandonato di beach volley (e questo nonostante su alcune pagine social risulti che sulla spiaggia cittadina vengano organizzati, proprio nel suddetto campetto, eventi e manifestazioni sportive), ma non solo. «Ormai siamo da troppo tempo abituati a vedere il nostro sindaco in versione “show-man” – commentano gli esponenti cittadini di Fratelli d’Italia Luca Bratta, Sergio Fanelli e Antonella Lella -, ma sembra che nessuno dell’amministrazione comunale si preoccupi dei problemi che affliggono la nostra meravigliosa città e la sua splendida costa». Proprio quel campetto ora abbandonato fu intitolato, a maggio del 2021, a Luca Tarquinio Coletta, dipendente della Multiservizi morto di Covid: i suoi colleghi effettuarono spontaneamente la manutenzione e la pulizia dello spazio attrezzato e, in seguito, l’amministrazione comunale si adoperò per l’installazione di una targa in ricordo del «gigante buono», grande appassionato di sport e tifoso di calcio e pallavolo.
Ma altre criticità, oltre al campetto chiuso con un lucchetto e invaso dall’erba, sono i bagni per disabili inaccessibili perché guasti («ci scusiamo per il disagio» recita un cartello), enormi cespugli che invadono i marciapiedi e che obbligano i pedoni a camminare sulla carreggiata e rifiuti, legni e ingombranti vari in diverse zone della spiaggia a Sud di Bari che, nonostante le attenzioni del gestore, continua a offrire una brutta immagine di quello che dovrebbe essere un piccolo gioiello della città.
«Le due spiagge pubbliche di Pane e Pomodoro e Torre Quetta si presentano nel degrado più assoluto – continuano Bratta, Fanelli e Lella -, con rifiuti abbandonati ovunque, marciapiedi totalmente ricoperti da cespugli (mettendo in questo modo a repentaglio la sicurezza dei pedoni), servizi igienici per i portatori di handicap chiusi e fuori uso. Senza considerare le zone transennate per impedire l’accesso perché strutturalmente insicure. Insomma – concludono con un velo d’ironia i tre esponenti di Fratelli d’Italia – una “bellissima cartolina” per i tantissimi turisti che frequentano le nostre spiagge».