Autorità portuale, il contrammiraglio Leone nuovo commissario: «Pronti ad agevolare la Zes unica» – L’INTERVISTA

Mantenere la velocità della macchina amministrativa, agevolare la Zes, incrementare la capacità di approdo dei traghetti ro-ro a Bari: il contrammiraglio Vincenzo Leone indica gli obiettivi del suo mandato da commissario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale. Il numero uno della Direzione marittima della Puglia ha ricevuto ieri le consegne da Ugo Patroni Griffi, uscito di scena con un anno di anticipo.

Ammiraglio, le tocca un’eredità pesante: ne è consapevole?

«L’amico Ugo Patroni Griffi mi ha fatto un bello scherzo. Lo dico con rispetto e con la consapevolezza di chi prende il posto di un presidente dalla professionalità indiscussa che ha saputo dimostrare, insieme con la sua squadra, un’efficienza straordinaria. Ma lo dico anche nella consapevolezza della sfida che mi attende».

Qual è il primo obiettivo?

«Confermare gli standard di efficienza e velocità della macchina amministrativa che hanno caratterizzato la gestione Patroni Griffi. Ciò non toglie che, se si dovessero presentare margini di miglioramento, li esploreremo. Parlo al plurale per due motivi: perché al mio fianco ho una squadra di professionisti straordinari e perché mi sento supportato dall’intero sistema istituzionale, visto che la Regione Puglia ha sostenuto la designazione che era stata effettuata dal Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti».

Come pensa di attirare ulteriori investimenti nei porti pugliesi?

«Non esistono ricette particolari. C’è una quantità di lavori, impegni e appalti che impone di impegnarsi per fare in modo che i progetti avviati vadano avanti senza rallentamenti. Certo è che, nel tempo non definito in cui sarò commissario, mi spenderò per il costante progresso della Puglia e dei porti».

Lei entra in carica nel momento in cui, seppur con molta lentezza e incertezze, nasce la Zes unica: come si inserirà in questo contesto?

«Qualunque sia la soluzione tecnico-giuridica, l’importante è che il Sud e l’intero Paese si sviluppino. Detto questo, l’Autorità portuale favorirà la Zes unica: nessun ostacolo, ma uno strumento funzionale al conseguimento degli obiettivi di sviluppo».

Andiamo a Bari. A Marisabella i lavori sono quasi conclusi: a cosa sarà destinata l’area?

«Le caratteristiche di Marisabella non sono ancora precisate e dovranno inserirsi negli strumenti di pianificazione che in parte già esistono e, nella restante parte, andranno ulteriormente definite. Mi riferisco al nuovo Piano regolatore per il porto che dovrà necessariamente integrarsi col nuovo Piano regolatore di Bari. Comunque, per Marisabella la soluzione crocieristica mi sembra meno praticabile per le caratteristiche della zona e perché a levante è in costruzione un altro terminal. La vocazione naturale dell’area è quella di aumentare la capacità di approdo di traghetti ro-ro, anche perché a Bari è prevista la realizzazione della camionabile che contribuirà a migliorare la logistica del porto».

Msc ha chiesto concessioni per aree demaniali e terminal tra Bari e Brindisi. L’iter, però, si è arenato nel Consiglio di gestione: la richiesta sarà respinta?

«Per Msc non c’è nessuno “spiaggiamento”. Il presidente uscente ha chiesto un ulteriore approfondimento non per escludere Msc, ma per garantire che la procedura possa andare avanti senza intoppi. Nessuno stop, si deciderà in tempi brevi».

Che ne sarà, invece, di Enel a Brindisi? La concessione sarà rinnovata dopo la scadenza?

«Quella di Enel è una questione che riguarda le politiche energetiche e occupazionali dell’intero Paese. Perciò non può essere gestita soltanto dall’Autorità portuale, ma impone una sinergia con la stessa azienda, col Comune di Brindisi, con la Regione Puglia e col Governo nazionale. Vedremo le indicazioni che giungeranno da Roma e poi valuteremo».

Sempre a Brindisi tiene banco la questione del deposito di gnl che Edison vorrebbe realizzare a Costa Morena Est: è favorevole o contrario?

«La sorte del deposito non dipende dalla volontà del singolo. Andremo avanti sulla linea tracciata finora, non c’è motivo di fare scelte diverse».

Quanto sono importanti i porti per la Puglia?

«Sono fondamentali. Non solo per la Puglia, ma per tutta l’Italia. Se i porti dell’Adriatico e dello Ionio crescono, cresce l’economia dell’Italia intera. Perciò bisogna migliorare la capacità di fare sistema, comprendendo anche un hub strategico come quello di Taranto».

Chi è il contrammiraglio Vincenzo Leone

Siciliano di nascita ma ormai pugliese di adozione, dal 2022 Vincenzo Leone è direttore marittimo della Puglia e della Basilicata ionica, nonché comandante del porto di Bari.

Laureato in Giurisprudenza, Leone ha alle spalle una lunga carriera che lo ha portato a ricoprire ruoli di responsabilità nella Guardia costiera in Sicilia, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Puglia. Dal 2002 al 2006, inoltre, è stato ufficiale addetto al viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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