Autorità portuale, dalla Colmata di Marisabella a Bari alla Camionale: le sfide per l’ammiraglio Leone

Portare a termine i lavori in corso nell’ansa di Marisabella, il nuovo terminal crociere sulla banchina 10 e ancora migliorare la viabilità da e verso il Porto con la Camionale e partecipare attivamente allo sviluppo urbanistico di Bari di cui l’ente è parte integrante. Sono solo alcuni dei punti programmatici illustrati ieri dal contrammiraglio Vincenzo Leone, nuovo commissario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale subentrato lo scorso 1 luglio a Ugo Patroni Griffi, costretto a terminare in anticipo il suo mandato a causa di un problema di salute.

Il programma

Un passaggio di consegne che sarà all’insegna dello sviluppo dell’area portuale e della messa a frutto dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Sono felice di aver potuto prendere il testimone da Ugo Patroni Griffi – ha spiegato Leone – cercando di mantenere questo sistema portuale ai primi posti nel Mediterraneo. Abbiamo una quantità immensa di cose da fare: tanti progetti importanti per Bari che vanno dalla partenza del Cold Ironing, la possibilità cioè di elettrificare le banchine che ci consentirà di abbattere notevolmente le emissioni delle navi, i lavori all’ansa di Marisabella che ogni giorno vanno sempre più avanti (un’area immensa che migliorerà le performance del porto), alla camionale che collegherà il porto con la città e con l’autostrada. Ma ci sono anche il nuovo terminal crociere e la viabilità interna al porto. L’obiettivo è arrivare al traguardo del 2025-26 al massimo delle nostre possibilità per vedere Bari rifiorire». Le opere renderanno lo scalo del capoluogo all’avanguardia con una direzione urbanistica ben precisa. «I progetti avviati sono tutti in ottica “costituzionale” – ha aggiunto Leone – nel senso che guardano alla sostenibilità ambientale e alla natura che è al centro di tutte le nostre attività umane. Non ho ancora parlato con il sindaco Vito Leccese, ma abbiamo una visione simile: puntiamo cioè a unire il porto con la città in modo che le due dimensioni possano dialogare organicamente nel rispetto di tutti gli utenti a cominciare dai cittadini. Il porto di Bari è una risorsa enorme e sta a noi renderla accettata e sostenibile».

Il progetto

L’ufficio gare e contratti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha avviato negli scorsi giorni la procedura di gara per l’affidamento dell’appalto di realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e di Brindisi, relativi al progetto esecutivo e alla realizzazione delle opere indicate nel progetto di fattibilità tecnico economica. Si tratta di un appalto ad interesse trans-frontaliero. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato per il prossimo 8 agosto.

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