Oggi il Consiglio regionale della Puglia dovrebbe approvare la delibera, proposta dal presidente Michele Emiliano, con cui si chiede l’indizione di un referendum abrogativo per cancellare la legge sull’Autonomia differenziata approvata dal Parlamento un mese fa. L’accapo arriva al giudizio dell’Aula dopo che in Commissione Affari istituzionali non ha raggiunto il quorum qualificato per l’approvazione.
Lo scenario
Tuttavia, non si annunciano particolari contraccolpi visto che a favore dovrebbero votare tutti i gruppi che non si riconoscono nel centrodestra, compresi i civici, Azione e Italia viva e anche l’ex consigliere di Forza Italia, Napoleone Cera che afferma: «Questa riforma rischia di accentuare le disparità nel Paese. L’idea originale, quella di un approccio equilibrato, è saltata. In Puglia già facciamo fatica a reperire medici, immaginiamo cosa accadrebbe se altre Regioni possano proporre contratti più vantaggiosi. Abbiamo bisogno di una riforma che unisca il Paese non che lo divida». Di conseguenza, a prescindere da colpi di scena, la Puglia con il voto di stamani si allineerà alle altre quattro Regioni guidate dal centrosinistra i cui consigli hanno già approvato la richiesta: Campania, Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna, così da poter avviare il processo di formalizzazione dell’iniziativa davanti alla Corte costituzionale.
La petizione
Intanto, prosegue la raccolta delle 500mila firme necessarie per chiedere il referendum popolare: un’iniziativa parallela a quella dei Consigli regionali, come previsto dall’articolo 75 della Costituzione, così da poter raddoppiare le possibilità che la il referendum venga approvato dalla Consulta. E proprio per rafforzare la propria posizione alcuni dei consiglieri regionali hanno già firmato la petizione, come il presidente della IV Commissione Sviluppo economico il dem Francesco Paolicelli, secondo il quale «l’Autonomia differenziata è una riforma ingiusta che sferra il colpo di grazia al Mezzogiorno. Pensare di lasciare indietro territori rispetto ad altri è eversivo e ingiusto. Per questo, ringrazio tutte le forze che in Puglia hanno dato vita al Comitato referendario e auspico che tutta l’Italia, da Nord a Sud, dica no all’Autonomia».
La Bicamerale
Intanto, sul fronte parlamentare la Commissione bicamerale per le questioni regionali prosegue il suo tour, attualmente è in Lombardia dopo undici tappe, per capire a che punto sono i Lep, i livelli essenziali di prestazione, necessari per applicare la riforma. Mentre si aspetta che la Ragioneria generale dello Stato predisponga il piano economico delle risorse necessarie per rendere «i Lep uguali in tutta Italia», afferma il presidente della bicamerale, Francesco Silvestro, che aggiunge: «La legge sull’autonomia differenziata è una grande opportunità per le regioni, anche del sud, a patto che i Lep partano in modo omogeno su tutto il territorio».