Autonomia e inclusione: via a Bisceglie i laboratori dedicati alle donne vittime di tratta

Hanno preso avvio martedì 3 ottobre a Bisceglie, presso il distretto socio-sanitario, i laboratori di prevenzione socio-sanitaria in favore delle donne ospiti dei servizi Antitratta e del Sistema di Accoglienza e Integrazione.

Questi incontri, che proseguiranno per tutto il mese di ottobre a cura dell’Unità Operativa di Assistenza Consultoriale comprendente i Consultori Familiari di Trani e Bisceglie, fanno parte del progetto regionale “La Puglia Non Tratta” per il contrasto allo sfruttamento sessuale e del Progetto S.A.I. (Sistema di Accoglienza e Integrazione) dell’ambito territoriale sociale di Trani-Bisceglie, gestito dalla Comunità Oasi2 “San Francesco”, in coordinamento con il Distretto Socio-Sanitario n.5 Asl Bt diretto dal dottor Francesco Galante.

I laboratori, coordinati dal dirigente psicologo della Uos dottor Gianni Ferrucci, sono condotti da specialisti consultoriali quali psicologi, ginecologi, pediatri ed operatori del Cav (Centro antiviolenza) “Save” competente per territorio ed hanno luogo presso le sedi dei Consultori di Trani e Bisceglie, con l’intervento dagli operatori e mediatori interculturali di Oasi2.

L’obiettivo dell’iniziativa riguarda lo sviluppo dell’autonomia e dell’inclusione delle donne migranti che vivono sul territorio e che hanno difficoltà di accesso alle visite specialistiche ed agli interventi di prevenzione sanitaria pubblica. «Durante gli incontri – spiega Ferrucci – vengono trattati temi quali la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, la contraccezione, lo screening della cervice uterina, tematiche legate alla maternità, all’allattamento, allo svezzamento e alla prevenzione della violenza di genere».

«È molto importante – commenta il direttore del Distretto Galante – promuovere la conoscenza delle prestazioni erogate dai Consultori Familiari della Asl Bt e dei servizi offerti dal Distretto, favorendo la consapevolezza circa i comportamenti più idonei da attuare per la prevenzione di malattie e per la promozione della salute delle donne e dei bambini».

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