Aumenta il costo del biglietto per i musei pugliesi, Longobardi: «Miglioreremo offerta e accessibilità»

«Non solo non inciderà sul numero di visitatori, ma l’aumento dei biglietti ci consentirà di migliorare l’offerta e l’accessibilità rafforzando il diritto alla cultura»: Francesco Longobardi, delegato alla direzione dei musei pugliesi, risponde così ai vertici regionali della Cgil.

Come giudica le osservazioni del sindacato?

«La Cgil vorrebbe biglietti gratuiti o comunque a prezzi bassi, invece il Ministero ritiene che quegli stessi prezzi debbano essere commisurati al valore di musei e monumenti. Tra l’altro, negli ultimi due anni il prezzo dei ticket è aumentato di pari passo col numero dei visitatori e ha consentito di rafforzare l’offerta culturale attraverso nuovi allestimenti, mostre e aperture. Si pensi al castello svevo di Bari, al museo Jatta di Ruvo, alla nuova sezione dedicata al mare a Egnazia e alla mostra di carrozze d’epoca allestita nel castello di Copertino che prima era vuoto».

Non teme che l’aumento del prezzo dei biglietti possa far calare le visite nei musei?

«La risposta l’avremo a partire da Pasqua visto che, in Puglia, il turismo invernale non fa registrare ancora numeri da capogiro. Comunque l’aumento non inciderà negativamente sulle visite. Non bisogna dimenticare, infatti, le tante agevolazioni a disposizione dei visitatori. Con la Puglia Card si può entrare in tutti i musei regionali, quante volte si vuole, a soli 20 euro. In tutti i musei, poi, aggiungendo un solo euro al prezzo del biglietto si può entrare quante vuole si vuole per i successivi sei mesi. E, nella prima domenica di ogni mese, l’ingresso è gratuito per tutti».

Che cosa farete con l’eventuale maggiore incasso?

«Finanzieremo la manutenzione ordinaria che ogni anno ci costa intorno al milione e 300mila euro. E poi miglioreremo l’offerta culturale e l’accessibilità cognitiva e fisica di ciascun sito. Dai prossimi giorni, per esempio, il piano terra di Castel del Monte sarà accessibile ai disabili grazie a un piccolo ascensore recentemente installato. Quindi il diritto alla cultura non sarà compresso, ma rafforzato».

La Cgil contesta anche il mancato rinnovo dei contratti ai lavoratori: come replica?

«Dopo lo scorrimento della relativa graduatoria, recentemente abbiamo assunto dieci custodi. In più, ci prepariamo a far entrare in servizio gli architetti che hanno vinto l’ultimo concorso. Lavoriamo per rinforzare gli organici».

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