Attacchi agli sportelli automatici, la security di Poste Italiane fa scuola di sicurezza nel Foggiano

Lotta alla sicurezza degli sportelli bancari e degli uffici postali nella Provincia di Foggia. E mentre nel palazzo del governo di corso Garibaldi, il prefetto Maurizio Valiante e i vertici dell’Abi, alla presenza di alcuni dirigenti degli istituti di credito, siglavano il protocollo per la sicurezza del settore bancario, Poste italiane evidenziava la sicurezza dei propri sportelli, dopo il tentato furto a San Marco in Lamis.

I dati di Poste

I sistemi di custodia del denaro di Poste Italiane sono all’avanguardia, tanto che nell’ultimo anno sono stati sventati il 58 per cento degli eventi criminosi tentati in Italia, com’è avvenuto di recente a San Marco in Lamis con l’allarme attivato e l’intervento della Situation Room di Napoli che ha attivato la sirena con sintesi vocale e azionato il sistema nebbiogeno, un dispositivo di sicurezza che rilascia una fitta nebbia all’interno di un ambiente. Inoltre, in materia di protezione e sicurezza sono stati adottati negli 85 uffici della Capitanata dispositivi a protezione del contante, come speciali casseforti ad apertura temporizzata e 282 sportelli dotati di RollerCash, particolari casseforti collegate alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti solo alla conclusione di un’operazione. Senza dimenticare le vigilanze armate e gli impianti di videosorveglianza a circuito chiuso composti da oltre 776 telecamere. Intanto, da oggi riprende l’operatività dell’ufficio postale di Zapponeta, reso inagibile a seguito nel gennaio scorso dopo che i malviventi avevano fatto saltare in aria con dell’esplosivo lo sportello atm.

Il protocollo

L’azione della criminalità contro le dipendenze bancarie evolve grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie, in particolare come dimostra l’emergere di attacchi con tecniche di cyber physical security, cioè attacchi multivettoriali in cui vengono usate congiuntamente tecniche di violazione fisica, informatica e di social engineering. Per questo il protocollo, firmato in Prefettura a Foggia, mira appunto a rafforzare la collaborazione per promuovere misure per la sicurezza anticrimine nel settore bancario. In provincia di Foggia molti bancomat sono privi di un sistema di videosorveglianza globale e la stragrande maggioranza degli istituti è videosorvegliata solo per il 75 per cento. «Negli ultimi tempi stiamo vivendo una recrudescenza di reati contro le banche. Vogliamo mitigare gli assalti, le rapine e i furti. Serve un potenziamento della vigilanza, della videosorveglianza, servono delle misure di sicurezza contro i continui tentativi di interventi vandalici», evidenzia il prefetto Valiante che aggiunge «è un lavoro che abbiamo già fatto con Poste italiane tanto è vero che sono stati azzerati gli attacchi».

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