La grave carenza di medici specialisti in chirurgia generale ha spinto la direzione generale della Asl di Brindisi a disporre il blocco temporaneo dei ricoveri ordinari e delle attività chirurgiche programmate nei tre ospedali di Brindisi, Ostuni e Francavilla Fontana e verranno garantite solo le urgenze e le prestazioni oncologiche. Di conseguenza, i chirurghi in servizio a Ostuni dovranno prestare temporaneamente servizio nell’ospedale Perrino di Brindisi.
Il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, si è dunque rivolto a Emiliano per chiedere che le disposizioni vengano riviste. «Così facendo, la momentanea chiusura della chirurgia di Ostuni lascerà senza cura tantissimi pazienti e non porterà nessun vantaggio alla sanità brindisina – spiega il primo cittadino – La cosa più grave è che dalla sera alla mattina si chiude una Unità operativa che da febbraio ad oggi ha garantito circa 300 interventi».
Il segretario generale aggiunto della Fp Cisl Taranto Brindisi, Giuseppe Lacorte, dopo le ultime decisioni dell’Asl ha definito ciò che sta accadendo «davvero preoccupante» e «alla luce di questa situazione disastrosa il direttore sanitario dell’Asl di Brindisi, Vito Campanile, farebbe bene – continua Lacorte – a dimettersi».