Bari si afferma come meta emergente in Italia grazie alla sua offerta turistica, con una crescita dell’8% delle preferenze dei visitatori rispetto alla scorsa stagione estiva. È quanto emerge dal report “Overtourism: sfide, soluzioni ed opportunità per l’Italia di domani” effettuato su un campione di 3mila viaggiatori da giugno a settembre e realizzato da Visit Italy, portale dedicato alla promozione e valorizzazione turistica italiana.
I numeri del fenomeno
L’estate appena conclusa ha segnato un nuovo record per il turismo in Italia, con oltre 230 milioni di presenze registrate, un aumento del 2,3% rispetto al 2023. Tuttavia, i dati evidenziano tendenze contrastanti: mentre il turismo internazionale è in crescita del 4,6%, i grandi assenti sono proprio gli italiani: si nota infatti un calo dell’1,2% per il turismo interno, con sempre più connazionali orientati verso destinazioni estere.
Tra le mete preferite dai visitatori internazionali spiccano le città d’arte italiane, con Firenze, che guida la classifica, superando Roma. Napoli ha sorpassato Venezia, registrando un forte incremento di popolarità. Mentre Milano ha superato Palermo come una delle mete culturali più gettonate. Ma è proprio Bari a distinguersi per la sua ascesa, affermandosi come una nuova destinazione emergente grazie alla sua ricca offerta turistica. Incastonata tra storie di mare e di terra, Bari grazie all’8% delle preferenze, vive oggi una seconda nascita. Pervasa dal fascino di un’architettura antica, dall’arte generosa e da una tradizione di tipo mercantile, è rinomata anche per la sua preziosissima cucina che si tramanda da generazioni.
L’analisi
Ma i numeri sono lo spunto per analizzare più in generale il fenomeno dell’overtourism. «Con solo il 5% dei turisti che si avventura verso destinazioni meno conosciute, il rischio di sovraffollamento nelle mete più popolari diventa sempre più concreto. Se non interveniamo subito, entro il 2030 il 50% delle principali destinazioni italiane potrebbe diventare inaccessibile a causa del turismo di massa – spiega Ruben Santopietro, CEO e founder di Visit Italy – È fondamentale promuovere un turismo più bilanciato, valorizzando anche i tesori meno noti del nostro territorio. Per proteggere il patrimonio culturale e generare valore per le comunità locali, è indispensabile adottare strategie di destagionalizzazione e una gestione sostenibile».
Amata dai turisti, l’Italia rischia il sovraffollamento. Città iconiche come Venezia, Firenze e Roma soffrono di una pressione turistica insostenibile, che rischia di provocare danni irreversibili ai monumenti e ai quartieri storici. Questo scenario alimenta sentimenti di turismofobia tra i residenti, esasperati anche dall’aumento incontrollato degli affitti brevi, che porta alla desertificazione delle aree residenziali e all’aumento del costo della vita, creando tensioni sociali sempre più forti.