Si chiama “Archeologia…un mare di emozioni” la rassegna ospitata nell’ex Convento cinquecentesco di Sant’Antonio a Taranto. Un viaggio tra le ultime scoperte archeologiche del territorio, un’eccezionale ritrovamento avvenuto durante i lavori di ammodernamento della strada statale 106 ionica: la necropoli neolitica, risalente a circa 6.500 anni fa, nel territorio di Palagiano (località Galliano), in provincia di Taranto.
Dal prossimo 18 maggio una delle ultime opere della dinastia degli Orsini del Balzo diventa un luogo aperto destinato alla conoscenza e alla diffusione di cultura. Un’occasione di approfondimento per il pubblico visitatore in uno dei complessi monumentali più importanti e suggestivi del Borgo umbertino. Una rassegna, voluta dalla Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo.
Con Francesca Radina, già funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bari si parlerà della scoperta di Galliano, con dieci tombe a Grotticella e una struttura rituale ancora integra che hanno consentito di documentare fedelmente un antico rituale funerario e aprire interessanti prospettive di ricerca per comprendere com’erano organizzate e cosa pensavano le società del Neolitico.
Nel corso della serata, sabato prossimo, a partire dalla 18.30 in contemporanea con la Notte Europea dei Musei, i visitatori potranno, apprezzare i reperti in esposizione all’interno della mostra “Recuperati dagli Abissi”. Un percorso emozionale tra installazioni tattili, realtà aumentata e ceramiche di manifattura corinzia, rinvenute durante i lavori per l’installazione del gasdotto Tap nel Canale d’Otranto.