È Antonio Michele Coppi il benemerito della viticoltura italiana 2023. L’ambito premio, dal 1973, con gli Assessorati all’Agricoltura di tutte le Regioni italiane, premia gli imprenditori e le aziende che si sono distinte per la promozione e la valorizzazione della cultura vitivinicola del loro territorio.
Questo riconoscimento è il completamento di una dedizione infinita al vino. Turi ed il Primitivo di Gioia del Colle, insieme alla famiglia Coppi, rappresentano oggi un percorso di crescita personale e collettiva che così viene riassunta nella motivazione del Premio Angelo Betti 2023.
«Per aver dedicato tutta la sua vita, il suo percorso professionale, accademico, imprenditoriale, scientifico e politico alla crescita e sviluppo della vitivinicoltura regionale e nazionale. Antonio Michele Coppi rappresenta la storica generazione di vignaioli e produttori pugliesi che, con lungimiranza e tenacia, sapendo fondere innovazione e tradizione, ha contribuito a difendere, migliorare, valorizzare negli anni il nostro ricco patrimonio enoico – si legge nella motivazione del premio alla carriera del Vinitaly – . Fondatore della Casa Vinicola Coppi di Turi in provincia di Bari, è un enologo esperto e profondo conoscitore della vitivinicoltura pugliese e delle straordinarie potenzialità produttive e qualitative delle varietà di uve autoctone regionali, in particolare della suggestiva Murgia barese dei trulli».
«A questo straordinario settore ha rivolto negli anni tutto l’impegno e la dedizione, mettendo le sue conoscenze e le competenze acquisite anche al servizio della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in ambito agricolo, prima come collaboratore tecnico scientifico in progetti universitari di cooperazione internazionale, poi, anche in seno al Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA), di cui è stato altresì sub-Commissario su nomina ministeriale – prosegue la motivazione del riconoscimento, narrando la carriera e la vita di Antonio Michele Coppi – . Anche grazie alla sua intensa attività politica ha dato un rilevante contribuito al sostegno e allo sviluppo dell’agroalimentare locale, regionale e nazionale: dopo l’elezione a senatore della Repubblica nel 1992 è stato anche componente della Commissione Parlamentare Agricoltura e produzione agroalimentarè».
A tutto ciò si può solo aggiungere che la cantina dei Vini Coppi, dove il giovanissimo Antonio Michele Coppi iniziò la sua carriera fino a riuscire ad acquistarla, oggi rappresenta una delle più moderne aziende di produzione, aperta al turismo del vino, protesa ai mercati internazionali di tutto il mondo.