Andria, raccolte oltre 500 firme per dire “no” alla Bretella Sud: «È dannosa»

Una levata di scudi, con tanto di petizione popolare online che ha raggiunto le oltre 500 firme, quella che le associazioni andriesi, sia di vocazione ambientale sia di ambito socio-culturale, stanno portando avanti contro la realizzazione della bretella sud della tangenziale di Andria. L’ultimo atto, inoltrato dal Presidente del Forum “Ricorda Rispetta” Giovanni Massaro, è una lettera indirizzata al commissario ad acta e al presidente della Bat che ribadisce il no all’opera, ostacolata anche dalla maggioranza politica andriese.

«Si fa appello proprio ai rappresentanti della Provincia Bat affinché ci si possa fermare un attimo a riflettere sui danni, questi sì ineluttabili, che quest’opera inutile e ultronea produrrà sul nostro territorio. La realizzazione della nuova Bretella comporterà un inaccettabile consumo di suolo, determinerà una cesura netta tra parti rurali contigue, lo stravolgimento di tutti i percorsi storici in uscita da Andria verso la campagna, lo scavalcamento di lame, l’eradicazione di migliaia di ulivi, la delocalizzazione di importanti attività produttive, l’impossibilità di valorizzare anche ai fini turistici il tracciato della “Regina Viarum” (ndr. la via Appia-Traiana) e delle sue diramazioni e dei beni architettonici limitrofi (si pensi alla Tavernola, alla Guardiola e ad altre decine di masserie storiche), la devastazione del panorama che si gode da Monte Santa Barbara e da Monte Faraone e tanti altri aspetti che rendono l’agro di Andria tra i più ricchi di elementi di pregio». Insomma, nelle parole delle associazioni, un potenziale disastro storico-ambientale per il territorio andriese, con costi esorbitanti e senza una vera utilità.

«Desolatamente sembra proprio che in questo caso la Provincia non abbia a cuore il territorio del comune più grande della provincia e con maggior numero di abitanti e che lo stesso debba essere sacrificato sull’altare dell’ineluttabile prosecuzione di un inter avviato male e condotto peggio. Facciamo dunque appello al Commissario ad Acta affinché possa considerare tutto quanto sopra richiamato e tutte le eccezioni e perplessità che i rappresentanti dell’Amministrazione e del Consiglio comunale hanno avanzato e manifestato in più occasioni e attraverso atti, e facciamo appello ai rappresentanti della Provincia BAT affinché l’Ente faccia un passo indietro in qualità di proponente, stazione appaltante e competente per l’approvazione del progetto, e far sì che prevalgano il buon senso e soprattutto la propria credibilità di fronte ai cittadini».

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