Attiva la macchina organizzativa del “Food Policy Hub” della città di Andria, con l’avvio di una call di selezione di dieci soggetti cui sarà affidato il compito di creare i presupposti di “nascita/crescita”, formazione e supporto alla “contaminazione”, finalizzate alla creazione di imprese sociali innovative in collaborazione tra stakeholders di diversi settori produttivi.
«Quello del Food Policy Hub – spiega l’assessore alla Bellezza Daniela Di Bari – è stato uno dei primi dossier che mi è stato chiesto di curare. C’era una misura regionale che finanziava nuovi incubatori d’imprese sociali nei capoluoghi pugliesi. I termini per presentare progetti, quando la nostra giunta si è insediata, erano quasi scaduti. Abbiamo deciso di cominciare il percorso di coinvolgimento provando contestualmente a chiedere un proroga agli uffici regionali, una proroga che ci è stata concessa, così abbiamo cominciato ad animare la città sul tema e ad immaginare insieme ad un gruppo di lavoro motivatissimo, avviato il concorso di idee, ne abbiamo accolto le proposte, valutato e presentato il progetto, poi la fase di verifica e di dialogo, e alla città di Andria è stato concesso il finanziamento per un lavoro bellissimo e innovativo. È stato grazie a questo spirito di squadra che i luoghi del chiostro San Francesco si trasformeranno in un innovativo hub di promozione culturale e innovazione, che non potrà che dare lustro e attenzione alla nostra città. E con lo stesso spirito di squadra chiediamo ora a tutte le realtà interessate di partecipare alla call lanciata».
Il Comune è alla ricerca di dieci soggetti cui sarà affidato il compito di creare i presupposti per la nascita d’imprese sociali innovative. Possono partecipare alla procedura individui, aziende, professionisti, organizzazioni o gruppi informali, impegnati nei settori agrifood o sociale, che abbiano idee, progetti e motivazione a seguire il percorso di start up imprenditoriale e le fasi di accompagnamento alla contaminazione e allo sviluppo di idee di cross-innovation business. Le idee selezionate avranno il compito e l’onore di co-gestire gli spazi del Food Hub in affiancamento alla amministrazione.
«L’aspirazione è di procedere con una comunità inclusiva, innovativa, educante intorno a una delle cose più preziose della nostra terra, il nostro cibo – conclude Di Bari. Proviamoci insieme».