Andria, lavori alla scuola Jannuzzi: si intravede la fine

Una infrastruttura attesa da anni che comincia a prendere forma: è la scuola “Jannuzzi”, all’interno del quartiere di Santa Maria Vetere ad Andria. L’edificio subì ingenti danni a causa delle scosse di terremoto dell’ottobre 2002 con epicentro a San Giuliano di Puglia. Da allora fu chiusa in attesa di lavori che la rendessero di nuovo sicura e agibile.

Poi un lungo iter che è culminato nel gennaio 2023, quando sono iniziati i lavori di demolizione a cui è seguito l’avvio della ricostruzione, che ha visto alcune fasi di stasi.

Alle preoccupazioni dei cittadini risponde la sindaca Giovanna Bruno: «Cantiere Scuola Jannuzzi, quartiere Santa Maria Vetere. Stato avanzamento lavori: completata la sagoma del corpo che ospiterà le aule della scuola media. Realizzati i pilastri, che consentiranno la posa in opera sugli stessi del primo solaio. In adiacenza, realizzata anche la platea di fondazione della palestra, con il vano servizi degli impianti già sopraelevato. Liberata l’area di momentaneo deposito del materiale di scavo, utilizzato come risulta».

Il tempo previsto totale per la realizzazione delle opere è di 550 giorni, circa un anno e mezzo, a partire dalla fine di gennaio 2023: poi, a meno che non ci siano ritardi imprevedibili, la scuola tornerà nelle disponibilità dei cittadini.

Il progetto prevede la creazione di cinque aree tematiche con spazi di gruppo, spazi individuali, spazio dell’esplorazione, Piazza o Agorà e spazi informali e relax.

Ancora, la sindaca risponde ad alcune critiche: «Lo ripeto anche per questo cantiere: quando non ci sono maestranze o mezzi in movimento, non necessariamente significa che il cantiere è fermo. Lo so che in tantissimi siete spaventati da quello che nel passato accadeva praticamente sempre, per ogni opera pubblica, un blocco o giù di lì. A volte di anni. Ma, almeno per ora, e incrociando le dita, i cantieri che abbiamo avviato stanno procedendo, scontando molte volte i passaggi obbligati delle varianti, della revisione prezzi, dei sottoservizi e di tutto ciò che fa parte di una opera pubblica».
Lucia Olivieri

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