«Faccio un appello al buon senso collettivo, per combattere insieme al fine di evitare il nostro isolamento. La politica ha fallito. Non ha saputo trovare una soluzione nello stato di emergenza, con un acceso precario, provvisorio e pericoloso; ed ora con la chiusura le loro responsabilità saranno azzerate. Per i nostri figli e nipoti, devono sapere che abbiamo lottato per il loro futuro. Ogni volta che li condanneremo a percorrere una strada così pericolosa, in parte avremo la coscienza serena sapendo di aver combattuto per loro». È l’invito che Pietro Zito, patron dello stellato ristorante “Antichi Sapori” di Montegrosso consegna alla comunità, in merito alla vicenda legata alla prossima soppressione della rotatoria di Montegrosso della strada provinciale Andria-Canosa di Puglia, ma più in generale della grave situazione legata alla persistente insicurezza delle strade provinciali da e per il borgo rurale di Montegrosso.
Una vicenda che negli ultimi giorni ha accesso gli animi dei residenti e gli esercenti le attività produttive del borgo della città fidelis, dopo che era giunta la notizia che ai primi giorni di maggio la rotatoria sarebbe stata rimossa, malgrado gli inviti della sindaca Giovanna Bruno volti a chiedere alla provincia la cessione del tratto stradale al comune così da poter scongiurare la rimozione della rotatoria.
Uno smantellamento della rotatoria che al momento non ci sarà, in quanto la ditta D’Oria di Andria, incaricata del completamento delle opere stradali sull’importante arteria viaria della Bat, nella tarda mattinata di venerdì 26 aprile, ha comunicato a tutti i soggetti interessati a questa vicenda, la decisione di soprassedere. Decisione maturata all’esito di quanto avvenuto negli ultimi giorni ed al fine di evitare “disordini e/o situazioni ancora più gravi”, come ha tenuto a sottolineare.
La scelta segue l’invito rivolto dalla Prefetta Rosanna Riflesso a «differire le operazioni di rimozione della rotatoria» in data successiva alla prossima riunione dei soggetti coinvolti, prevista per il 7 maggio, mentre della vicenda sono stati interessati sia il Tar che la magistratura ordinaria.
E sulla vicenda nei giorni scorsi era intervenuto anche il consigliere regionale Pd, Filippo Caracciolo: «Servono buon senso e sinergia istituzionale – aveva detto – Per questo motivo, unitamente alla consigliera Grazia Di Bari, ho chiesto e ottenuto un’audizione in V commissione per il 6 maggio. Per far fronte a una situazione delicata e dare risposte concrete ai residenti e ai titolari delle numerose attività commerciali presenti a Montegrosso, fugando ogni loro timore di isolamento, bisogna mettere in piedi una corretta sinergia istituzionale. A nulla servono gli scontri, occorrono ascolto e comprensione».