Natale è alle porte e ad Andria si parte già con le polemiche. Solo giovedì sera la sindaca Giovanna Bruno ha spiegato in un post sui social i motivi per cui in città non sono state ancora addobbate strade e piazze. Serve rispetto dopo il femminicidio di Vincenza Angrisano, ha affermato la prima cittadina, che però è stata subissata di critiche anche personali: secondo i commentatori, il fatto di cronaca sarebbe solo una scusa per “coprire” i ritardi. Lei rimanda le accuse al mittente, mentre la Giunta è al lavoro per regalare ad Andria luminarie degne di tale nome.
«La nostra Comunità è ferita. Abbiamo pensato – scrive la sindaca Bruno sul social – di rinunciare alle accensioni festose di alberi e piazze, che pure si stanno via via animando. Abbiamo scelto la sobrietà per questi giorni. Il cuore è contrito. Ma è pur sempre festa e vogliamo provare a recuperare una serenità interiore che ci consenta di respirarla, nel rispetto delle tradizioni e con uno sguardo all’innovazione delle proposte. Stiamo illuminando alberi, addobbando tanti luoghi, inaugurando presepi. Preziosa, come sempre, la collaborazione di molti di voi, che ringrazio sin d’ora».
Il riferimento alla sobrietà è naturalmente legato alla tragedia che ha sconvolto la comunità: sono passate poco meno di due settimane da quando Vincenza Angrisano è stata uccisa per mano del marito portando Andria alla ribalta delle cronache nazionali per il primo femminicidio nella città. Oltre al terribile fatto in sé, la comunità andriese è risultata particolarmente scossa dal fatto che l’omicidio si sarebbe consumato davanti ai due figli della donna, che erano in casa mentre il loro padre accoltellava la mamma. Nei giorni passati ci sono state diverse manifestazioni, tra cui una fiaccolata all’indomani del femminicidio e, una settimana dopo, l’iniziativa “Uomini in piazza” per esprimere il forte dissenso contro la violenza di genere.
Eppure, nonostante il clima cupo dei giorni passati, non sono mancati gli attacchi sotto il post della sindaca: diversi commenti anche offensivi, che hanno definito la prima cittadina di Andria “ridicola” e in generale hanno criticato il ritardo nell’organizzazione e nella divulgazione degli eventi del cartellone del Natale andriese. «Le solite 10 persone – ribatte la sindaca – per fortuna la città è altro da chi punta sempre il dito contro. Sono altre le luci da accendere in questa città, violentata dall’assenza di impegno di chi dovrebbe invece profondere energia preziosa per la comunità. Il regalo che vorrei per Natale è che, assieme ad ogni tregua armata, cessino le azioni avvelenate dalla maldicenza. Stiamo lavorando e le scarpe da lavoro non le toglieremo neanche il giorno di Natale».
In proposito, l’assessore alle Radici Cesareo Troia spiega: «È vero, ci siamo attardati: la morte di Vincenza Angrisano ha rallentato l’entusiasmo, ha rallentato anche i procedimenti perché la sindaca si è dedicata a una serie di questioni che riguardavano i bambini e la famiglia ed è stata loro molto vicina. Nei giorni scorsi è mancato proprio lo spirito, per rispettare anche il lutto cittadino, ma adesso stiamo recuperando. Accenderemo le piazze: piazza Umberto, piazza Duomo e piazza Sant’Agostino, largo Grotte e anche l’albero che abbiamo posizionato in viale Crispi. Ci sarà una serie di eventi che presenteremo nei prossimi giorni con il quadro più completo che stiamo terminando di definire». Sugli attacchi social, l’assessore Troia ribadisce: «Questa è la “sensibilità” di una piccola parte, per fortuna, di andriesi: prima a piangere e a condannare, poi a lamentarsi. Abbiamo decretato il lutto cittadino, non potevamo far finta di nulla».