Un sostegno concreto per il comparto della produzione zootecnica pugliese, colpito dai gravi effetti del conflitto russo-ucraino, che impattano con le attività quotidiane di gestione di tante piccole e medie aziende pugliesi, presìdi della ruralità in aree della Puglia da sempre votate all’allevamento e alla pastorizia.
Il bando della Misura 22 del Programma di sviluppo rurale della Regione Puglia 2014-2022, infatti, prevede il “Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI particolarmente colpiti dall’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina”. Lo stanziamento per questi contributi è pari a 7,5 milioni di euro.
L’Avviso pubblico prevede il riconoscimento di un contributo in conto capitale in base al numero delle unità di bestiame adulto (Uba), rilevabile nella banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica al 30 giugno 2022.
«Con questi contributi a fondo perduto sosteniamo la liquidità delle imprese agricole operanti nei settori della produzione di carne bovina, bufalina, ovicaprina e di latte bufalino o ovicaprino – ha ricordato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – in quanto settori fortemente colpiti dalla crisi legata all’incremento dei costi non solo dei mangimi, in larga parte provenienti dalle aree dell’est Europa dove il conflitto non accenna a fermarsi. Il bando segue l’assetto già sperimentato con gli aiuti Covid della Misura 21 del PSR Puglia, prevedendo verifiche agili sulla documentazione che i beneficiari devono presentare nella domanda di sostegno e istruttorie veloci e puntuali».
A seconda del numero dei capi posseduti e dichiarati, i beneficiari potranno ottenere un contributo una tantum da un minimo di 3mila euro ad un massimo di 15mila euro.