Allarme siccità in Puglia, invasi a secco in Capitanata

La Puglia è vittima da giorni del caldo anomalo, con picchi che superano i 40 gradi. La situazione, però, è destinata a peggiorare tra oggi e domani, con effetti sempre più disastrosi. Sono diversi i settori che stanno risentendo della siccità, causa della distruzione delle coltivazioni e dell’aumento dei roghi. Tra questi, particolarmente in difficoltà è quello idrico, con gli invasi che continuano a perdere milioni di metri cubi d’acqua con ricadute devastanti sull’agricoltura.

Il problema in Capitanata

Nella regione ci sono diversi invasi, come ad esempio nel Tarantino, nell’entroterra barese e nel Foggiano. Particolarmente grave, però, è la situazione nella Capitanata, dove le dighe dovrebbero rifornire perlopiù i campi e le coltivazioni, rimaste ormai a secco. Solamente nelle giornate tra il 19 e il 28 giugno l’invaso di Occhito, che ha una capacità totale di 333 milioni metri cubi di cui 250 milioni utilizzabili, aveva perso in media un milione di metri cubi d’acqua al giorno. Stando invece all’ultima rilevazione del Consorzio per la Bonifica della Capitanata, la disponibilità idrica (ad oggi) è poco inferiore ai 100 milioni di metri cubi, rispetto agli oltre 218 milioni dello stesso periodo del 2023.
Non sembra migliore la situazione negli altri invasi della provincia, dove il livello dell’acqua è più che dimezzato rispetto all’anno precedente. Nella diga di Marana Capacciotti, dove la capacità totale e utilizzabile è di 48 milioni di metri cubi, la disponibilità idrica al 12 luglio è di 16 milioni e mezzo, a fronte dei 44 milioni di metri cubi dell’anno scorso. Per quanto riguarda l’invaso di Capaccio sul Celone, invece, se nel 2023 poteva contare su una disponibilità idrica pari a 12.702 milioni di metri cubi, attualmente il dato è fermo a poco meno di 3 milioni (a fronte di una capacità totale di 25 milioni di metri cubi d’acqua). L’ultimo caso è quello della diga di San Pietro sull’Osento, che ad oggi conta appena 1 milione e 200 mila metri cubi, mentre nel 2023, nello stesso periodo di riferimento, i metri cubi erano quasi 15 milioni.

Il provvedimento

È intanto diventato legge il decreto Agricoltura, approvato dal governo Meloni. All’interno del provvedimento anche un ordine del giorno, a firma del parlamentare Giandonato La Salandra, che prevedrebbe misure per il reperimento di fondi aggiuntivi per il completamento della condotta per l’irrigazione del comprensorio al confine tra Puglia e Molise. s.n.

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