«Aiutiamo Ciprian»: Barletta si mobilità per il 13enne affetto da una grave patologia

Continua la solidarietà a Barletta per il piccolo Florinel Ciprian, il bimbo affetto da un grave disturbo del neurosviluppo. L’iniziativa, avviata nei giorni scorsi, subito dopo le sue dimissione dall’ospedale di Cerignola, è supportata da un gruppo di medici e infermieri della terapia intensiva dell’ospedale “Dimiccoli”, che si occupa del servizio di assistenza domiciliare integrata: gli anestesisti vanno in casa dei pazienti che hanno un ventilatore meccanico per le cure necessarie.

«Noi andiamo tutti i giorni a casa sua. Il bambino è collegato h24 a un ventilatore meccanico, la situazione è molto grave», spiega il dottor Marco Gaglio.

«Il bambino oltre a essere sordo e cieco, è costretto a letto poiché connesso al ventilatore meccanico ed è alimentato artificialmente. Purtroppo le esigue risorse economiche della famiglia costringono Ciprian a vivere in una piccola casa di 20 metri quadrati, condividendo gli spazi con mamma, papà e la piccola sorellina», aggiunge.

Sono queste le ragioni che hanno spinto il medico e i suoi colleghi ad avviare una raccolta fondi tramite la piattaforma GoFundMe. L’obiettivo è cercare di migliorare le condizioni di vita del Florinel Ciprian, 13 anni, affetto da una tetraparesi spastico-distonica e disturbo del neurosviluppo da variante del gene Spata 5. Nonostante la raccolta sia partita qualche giorno fa, il risultato ottenuto nelle ultime ore lascia ben sperare di raggiungere presto l’obiettivo. Nel giro di pochi giorni sono stati raccolti oltre 5mila euro. L’obiettivo è arrivare a 10mila euro.

«Da più parti sono arrivate manifestazioni di sostegno e supporto grazie anche alla condivisione favorita dalla stessa piattaforma GoFundMe e la voce di Ciprian Florinel si è diffusa in maniera capillare» spiega il dott. Gaglio. «La speranza è anche quella di ricevere supporto dalle associazioni locali, così da intervenire in maniera più incisiva. La famiglia ha accettato la raccolta, sono molto sono contenti. Sono persone estremamente dignitose. La dedizione con cui stanno seguendo il loro figlio, nonostante le difficoltà di ogni sorte, è invidiabile», conclude Gaglio.

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