Aggressioni ai medici, approvato il ddl sulla sicurezza: ora il testo passa al Senato

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Con 162 voti a favore e 91 contrari la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge sulla sicurezza. Il testo ora passa al Senato per il via libero definitivo. Nell’articolato sono previsti più di 20 nuove fattispecie di reato che rappresentano “un impegno del governo con i cittadini”, commentano i partiti della maggioranza di centrodestra, mentre per le opposizioni si tratta di “nuove norme liberticide”.

Il provvedimento

Tra le misure più contestate c’è il giro di vite per le manifestazioni di protesta con la previsione di aumenti di pena se si è ritenuti responsabili di danneggiamenti di beni pubblici o di interruzione di opere pubbliche, come nel caso delle contestazioni contro la Tav, insieme all’aggravante se si bloccano le strade, la cosiddetta norma anti-Gandhi. Anche l’articolo che prevede la discrezionalità del giudice, oggi obbligato, sulla detenzione delle donne in gravidanza o con figli con meno di un anno è stato bollato come “grave”.

Le altre norme

Poi ci sono nuove regole per tutelare le Forze dell’ordine e nuovi reati contro il terrorismo. Una delle iniziative più importanti, però, è quella in favore degli operatori sanitari a cui viene prevista maggiore tutela, proprio alla luce dell’escalation che le aggressioni soprattutto nei reparti ospedalieri hanno avuto nell’ultimo periodo e che vede la Puglia tra le regioni più colpite da questo criminoso fenomeno, come i casi di Foggia e nel Salento raccontano.

L’ordine del giorno

E su questo tema, tra gli allegati al Ddl, c’è un ordine del giorno firmato dal deputato di Fratelli d’Italia, Giandonato La Salandra, con cui si «impegna l’esecutivo a valutare l’opportunità di adottare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, misure volte al rafforzamento delle tutele del personale medico-sanitario, in particolare implementando i presidi della sicurezza, prevedendo figure professionali specifiche, come il manager per la sicurezza».

Non solo, un impegno importante per il Governo, grazie all’atto del parlamentare pugliese, è quello di «porre limiti a pubblicità fuorvianti che alimentano sfiducia verso il personale sanitario e anche contro il sistema stesso della salute. Insieme a norme che possano tutelare i medici e la loro serenità e non far vivere il loro lavoro sotto la minaccia di denunce». E, oggi è prevista la manifestazione di medici e infermieri.

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