Non sono solo i costi aumentati delle bollette energetiche e del carrello della spesa a pesare sul budget delle famiglie baresi. Per tanti, pagare il canone di affitto mensile sta diventando sempre più difficile alla luce degli ultimi rincari. Il sindacato Uil (sezione lavoro, coesione e sviluppo), ha calcolato il canone medio mensile per un appartamento standard da 100 metri quadrati nelle diverse città e quanto questo incide sulle spese di una famiglia. Sono stati sviluppati cioè i costi medi per un appartamento accatastato come abitazione civile (A/2), ed economica (A/3), ubicato in zona semi centrale delle città capoluogo di provincia, elaborando i valori medi delle locazioni dell’Agenzia delle Entrate. L’incidenza del costo del canone di affitto è stata calcolata sul budget familiare del rapporto della Banca d’Italia (indagine sui bilanci delle famiglie). È stato soprattutto preso in considerazione l’aggiornamento fornito dall’Istat a settembre 2022 dell’indice Foi (i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati) che ha fatto registrare un aumento dell’8,6% su base annuale. Per Bari si traduce in 52 euro in più sull’affitto mensile e 624 euro all’anno.
A livello di canone di affitto medio a Bari si pagano 685 euro, per un totale di 8220 euro all’anno. Una spesa che incide sui budget delle famiglie per il 25,4% del totale delle spese. I costi al metro quadrato per gli appartamenti del capoluogo sono compresi tra 6,1 e 9,1 euro al metro quadrato per mese. Una media molto più alta anche di quella nazionale: in Italia, il costo medio di un canone di affitto è di 538 euro mensili (6.450 euro annui), che incidono per il 19,9% sul budget familiare. Nel nostro paese sono circa il 20,5% le famiglie (5,2 milioni di persone) che vivono in affitto. In particolare quelle di più “recente costituzione” (il 47,8% del totale) e il 39,9% delle giovani coppie senza figli.
Sul costo degli affitti Bari è maglia nera tra gli altri capoluoghi di regione. A Brindisi, il costo del canone incide sul budget familiare del 20,9%, con un costo medio di 565 euro (6780 all’anno). Cifra simile anche a Taranto con i suoi 543 euro mensili di media (6510 euro all’anno) e una incidenza del 20,1%. Le province più economiche per gli affittuari sono Foggia e Lecce. In Capitanata si spedono in media 493 euro al mese di affitto (5910 euro annui) con una incidenza sulle spese familiari del 18,3%, mentre a Lecce siamo sui 470 euro mensili (5640 euro all’anno) e il 17,4% del budget familiare impegnato nel pagamento del canone di locazione.
«È chiaro che si pone nel nostro Paese il tema dei costi dell’abitare e non solo per il lievitare delle bollette, ma anche in riferimento al caro affitti – specifica la Uil – Al nuovo Governo chiediamo di rimettere al centro del dibattito politico il tema della casa, che durante la campagna elettorale è stato dimenticato, e di affrontare con rapidità l’emergenza sfratti».