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Affitti brevi, l’allarme: «Troppe strutture extralberghiere in Puglia. Servono regole»

Nei giorni di protesta dei balneari, proprio mentre la stagione turistica è al culmine, arriva anche la denuncia di Aigo Confesercenti (Associazione italiana gestori ospitalità e ricettività diffusa). Dai dati in possesso dell’associazione nazionale, le imprese attive nel settore degli affitti turistici, come case vacanze, affittacamere e b&b, sono aumentate negli ultimi dieci anni del…

Nei giorni di protesta dei balneari, proprio mentre la stagione turistica è al culmine, arriva anche la denuncia di Aigo Confesercenti (Associazione italiana gestori ospitalità e ricettività diffusa). Dai dati in possesso dell’associazione nazionale, le imprese attive nel settore degli affitti turistici, come case vacanze, affittacamere e b&b, sono aumentate negli ultimi dieci anni del 147 per cento. La deregolamentazione del mercato degli affitti brevi, quindi, avrebbe creato squilibri significativi, favorendo le attività non imprenditoriali e svuotando molte località di residenti.

Il caso di Brindisi

L’associazione evidenzia: «In Puglia, e anche a Brindisi, la situazione è particolarmente critica. Il rapporto tra strutture alberghiere e non alberghiere nella nostra regione è quasi di 1 a 50, con circa mille alberghi contro oltre 48 mila attività extralberghiere. Questo dato sta passando inosservato nonostante siano numericamente maggiori i rappresentanti di categoria degli albergatori che siedono ai tavoli che contano rispetto a quelli delle categorie degli extralberghieri, pur essendo la maggioranza. Alcune strutture – aggiungono – difficilmente identificabili ma tracciabili, opererebbero in modo non conforme, danneggiando l’immagine della regione, dei comuni e la correttezza degli operatori in regola. Le autorizzazioni spesso vengono concesse senza adeguati controlli».

Urgente un regolamento

L’Aigo Confesercenti evidenzia l’urgenza di regolamentare il settore per promuovere un turismo sostenibile e di qualità, rispettoso sia dei residenti che degli operatori turistici. L’associazione propone diverse misure per affrontare queste sfide: professionalizzazione degli operatori; classificazione delle strutture; attuazione del Codice identificativo nazionale (Cin); controlli rigorosi; immobili conformi alle normative e in regola con le dotazioni di sicurezza. Il decreto legge, entrato in vigore il 15 dicembre 2023, prevede ad esempio l’obbligo per i proprietari degli immobili destinati all’ospitalità turistica o agli affitti brevi (sotto i 30 giorni) di installare almeno un rilevatore di monossido di carbonio e uno di metano o Gpl, oltre a un estintore, in ciascun alloggio.

«L’Aigo Confesercenti invita, pertanto, tutte le parti interessate – afferma il responsabile regionale Michele Piccirillo – a collaborare al fine di garantire un’offerta turistica di alta qualità e sostenibile. La Puglia, con il suo ricco patrimonio naturale e culturale, può continuare a essere una destinazione ambita, ma sono necessari interventi decisi al fine di tutelare la sua reputazione e la qualità dell’offerta extralberghiera. È tempo di cambiare atteggiamento e adottare una prospettiva più costruttiva e orientata al miglioramento della qualità del turismo e delle competenze dei lavoratori del settore, spesso bistrattati ingiustamente».

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