Aerospazio, la Basilicata punta sulla space economy. Bardi: «Tra le regioni è la realtà più dinamica del settore»

La Basilicata punta sulla space economy. Si è concluso a Tolosa, in Francia, Nereus, l’evento europeo dedicato alle opportunità legate all’uso delle tecnologie spaziali. Una tre giorni da protagonista per la Basilicata, dove il presidente Vito Bardi ha evidenziato la realtà vivace e dinamica del settore dell’aerospazio in territorio lucano. Un contesto che attirerebbe già diversi investitori.

L’aerospazio

La Regione Basilicata è tra i fondatori di Nereus e lo scorso anno ha ospitato l’evento a Matera. Bardi, a cui è affidata la vicepresidenza, quest’anno è stato tra i relatori. Le prospettive di sviluppo del settore dell’aerospazio in Basilicata fanno prefigurare un ruolo di primissimo piano. Non ha dubbi il governatore. «La Basilicata – ha detto Bardi – è una delle realtà più dinamiche nel settore dell’Aerospazio ed è leader nei progetti che riguardano l’osservazione della Terra con lo sviluppo di applicazioni apprezzate dai maggiori stakeholders istituzionali ed economici internazionali». «L’aerospazio – ha evidenziato Bardi – è una priorità per la Basilicata e fin dalla scorsa legislatura ci abbiamo puntato molto, insieme a Sviluppo Basilicata e ai cluster del distretto tecnologico e dell’Aerospazio. Siamo convinti che Nereus, la voce delle regioni a Bruxelles, sia una piattaforma utile per contribuire alla politica spaziale dell’Ue e per facilitare la cooperazione e lo sviluppo di progetti tra le nostre regioni e gli stakeholder dello spazio, agenzie spaziali, cluster, aziende, università e centri di ricerca».

Lo sviluppo economico

Quello dell’Aerospazio è uno dei cinque cluster su cui la Regione punta per lo sviluppo economico del territorio in tutti i suoi segmenti: gli “space data” e l’innovazione spaziale, ad esempio, possono favorire turismo e agricoltura. A Tolosa, i partecipanti hanno confermato la mission dell’evento: creare terreno fertile per attivare collaborazioni tra le regioni europee. Alcune sono già in atto: la regione francese Occitania ha illustrato “buone pratiche” nell’utilizzo dei dati geospaziali tra le quali due presentate da Tern e dall’Università degli studi di Basilicata-Cnr. Per Bardi «un buon esempio di cooperazione» è il progetto Interreg Satsdifaction che vede insieme Occitania, Azzorre, Podkarpackie, Regione Veneto, Nereus, Sviluppo Basilicata e altri partner. Punta all’integrazione delle infrastrutture di dati satellitari e di dati territoriali per supportare il governo e il processo decisionale a livello subnazionale. Una collaborazione che fa da apripista. «Tante aziende dell’Aerospazio – ha confermato Bardi sono interessate a investire nel nostro territorio, confermando come la Basilicata sia sempre più proiettata al futuro»

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