«L’avevamo previsto, e la mannaia è arrivata: Ita Airways ha confermato la soppressione del volo Brindisi-Milano Linate delle 6:10, il primo del mattino, a partire dal primo aprile». Accade nell’aeroporto del capoluogo messapico e a denunciarlo è Paolo Pagliaro, consigliere regionale e capogruppo de La Puglia domani, che parla di «uno schiaffo al Salento e ai salentini a cui viene tolta la possibilità di raggiungere il capoluogo lombardo alle 7:30, in tempo utile per la giornata di lavoro o di studio, o per impegni nelle prime ore del mattino (moltissimi i salentini che vanno a Milano per ragioni mediche: controlli, visite e terapie)».
Secondo Pagliaro, dunque, i salentini saranno costretti a subire una serie di disagi e di spese: non potendo partire da Brindisi e tornare in giornata, saranno costretti a partire il giorno prima e sopportare il costo del pernottamento.
«Quel volo – evidenzia Pagliaro – ci risulta fosse sempre pieno, nonostante i costi più alti rispetto al Bari-Milano. Una differenza di prezzi che abbiamo più volte denunciato».
Il capogruppo de La Puglia domani ricorda che più volte quanto stava accadendo all’Aeroporto del Salento è stato segnalato sia alla Regione sia ad Aeroporti di Puglia: «A gennaio scorso siamo riusciti finalmente ad avere un confronto in commissione Trasporti del Consiglio regionale, nell’audizione che abbiamo richiesto e che era stata più volte rimandata, con il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Vasile e con il responsabile International & Industry Affairs di Ita, Giorgio Garbeglio. Abbiamo espressamente chiesto conferma dell’imminente soppressione del volo Brindisi-Milano Linate delle 6:10. Ma, in risposta, solo giri di parole e proclami sull’interesse della compagnia di bandiera verso lo scalo salentino».
Poi si è arrivati alla soppressione del volo: «La logica del profitto ha prevalso, senza che Aeroporti di Puglia e la Regione siano stati capaci di scongiurare questo taglio che rappresenta un danno enorme e che rafforza la nostra battaglia contro il depauperamento dell’Aeroporto di Brindisi. Al di là dei proclami e delle recenti passerelle inaugurali della nuova pista (con ben quattro anni e mezzo di ritardo, per lavori consegnati ad ottobre 2018 che si sarebbero dovuti concludere ad agosto 2019) il nostro scalo continua a perdere servizi e competitività rispetto a Bari. Altro che il potenziamento», conclude Pagliaro.