Addio a Giorgio Otranto, luminare di Storia del Cristianesimo antico all’Università di Bari

E’ scomparso oggi il professor Giorgio Otranto, ordinario di Storia di Cristianesimo antico all’Università di Bari “Aldo Moro”. Aveva 82 anni. Profondo conoscitore del culto di San Michele Arcangelo, nel 1995 fonda il Centro di studi micaelici e garganici a Monte Sant’Angelo, come sede distaccata del dipartimento di Studi classici e cristiani dell’Università di Bari. L’iniziativa portò la cittadina daunia a conferirgli la cittadinanza onoraria.

Colto da un’emorragia celebrale, ha trascorso gli ultimi giorni in coma. A esprimere il suo cordoglio è stato il sindaco di Bari Antonio Decaro, in primis.

“Bari piange la scomparsa di uno studioso, un ricercatore, un accademico, un cittadino appassionato e carismatico: questo era Giorgio Otranto che, sia con la sua attività accademica sia dai banchi del Consiglio comunale, ha dato lustro a questa città.

La sua produzione scientifica sulla storia del cristianesimo antico e altomedievale e la sua passione per lo studio dei santuari, dell’evoluzione dei pellegrinaggi e dei rapporti tra pellegrinaggio e santuari tra tarda antichità e Medioevo hanno reso lo studioso e l’ateneo barese un punto di riferimento a livello internazionale.

Oltre alla ricerca, Giorgio Otranto si è sempre dedicato con straordinario e costante impegno alla formazione e alla didattica, contribuendo a rendere il dipartimento di Studi classici e cristiani dell’ateneo barese una struttura di eccellenza per la crescita e l’affermazione di tantissimi studiosi e ricercatori.

Particolarmente attento alla cooperazione e allo sviluppo delle relazioni internazionali, ha promosso l’accordo di gemellaggio tra la Città di Bari e Mar del Plata in Argentina, approvato dal Consiglio comunale all’unanimità il 22 maggio del 2000. Il suo amore per l’Argentina e per la comunità italiana nel Paese sudamericano è stato il motore di tante iniziative di cooperazione internazionale interuniversitaria.

Il suo impegno professionale, la sua militanza civica, il suo amore per la città di Bari e per il culto nicolaiano rimarranno per sempre nei nostri cuori.

Alla famiglia il più affettuoso cordoglio mio e dell’intera comunità barese, che gli sarà sempre grata”.

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