Aldo Patruno governa il settore cultura della Regione e ha la consapevolezza di cosa sia il brand Puglia: «Negli anni Settanta era d’uso dire che la Puglia avrebbe potuto vivere di turismo e agricoltura. Oggi, almeno da quindici anni, quell’aspirazione è la realtà». E proprio per confermare questa leadership nel turismo, che può contare su «Percentuali sempre in crescita, tanto che per paradosso dobbiamo calmierare le presenze in alcune aree e redistribuirle», sottolinea sempre Patruno nel corso del terzo workshop Puglia “A way of life” organizzato nella sede della stampa estera a Roma. Accolti dal vicepresidente dell’associazione che riunisce i corrispondenti stranieri, Maarten Van Aalderen, hanno raccontato l’offerta turistica e attrattiva della Puglia tre assessori e due sindaci, accompagnati dai dirigenti dei settori turistico, culturale e dei servizi sociali, “sponsorizzati” da Giovanni Lo Storto, direttore della Luiss e pugliese doc, ospite d’onore dell’evento.
Rosa Barone, Alessandro Delli Noci e Gianfranco Lopane, presentati dal presidente, Michele Emiliano in videocollegamento, si sono alternati per spiegare quali saranno le tracce «Per qualificare l’immagine della Puglia e spingere alla crescita della qualità delle presenze». Perché non si tratta più di destagionalizzare, traguardo ormai raggiunto, visto che «La Puglia è una regione che corre», ha detto Rocco De Franchi, responsabile della comunicazione istituzionale dell’ente territoriale.
Delli Noci ha presentato il progetto “Il mare a sinistra”, ovvero un programma per favorire il rientro di chi, «Per ragioni di lavoro è andato via», a cui aggiungere investimenti «Nell’aerospazio, con l’organizzazione di una fiera internazionale a Grottaglie», senza tralasciare gli asset principali per la crescita e cioè «Le Zes e i porti».
«La Puglia ha numeri pari a una città d’arte», ha invece ricordato Lopane, ribadendo quel che ormai viene considerata una priorità e cioè «Redistriburire le presenze» anche con proposte nuove come «I cammini e i percorsi bike e soprattutto con l’impulso a quella che è una delle wedding location più richieste al mondo».
E che c’entra il welfare con il turismo? Lo ha spiegato efficacemente Rosa Barone: «Dopo il covid i servizi sociali sono diventati centrali in tutte le politiche. Basti pensare che i tre asset della nuova programmazione europea 2020–2027 sono digitalizzazione, sostenibilità ed equità. Ecco perché abbiamo messo in campo il progetto “Coste” che servirà a rendere fruibili gli stabilimenti balneari ai diversabili con la previsione anche di alcune attività lavorative. Il welfare oggi non è più solo la gestione delle emergenze, ma anche un settore che offre prospettive».
Infine, i due sindaci esempi della voglia della Puglia di far le cose in grande. Antonio Mattarelli, primo cittadino di Mesagne, ha promosso la grande mostra su Caravaggio, con 35 capolavori merisiani esposti al castello Normanno–Svevo, mentre Agostino De Paolis di Accadia ha spiegato l’ambizioso progetto di 20 milioni di euro con cui verrà riqualificato l’antico Rione Fossi che De Paolis immagina da qui al 2030 come un’area «Equa, ma anche attrattiva con i suoi boschi di querce secolari». Una Puglia in grande spolvero che guarda al prossimo anno, perché in coro hanno detto che «Il G7 è un’occasione unica e da non perdere».