“Allenati contro la violenza”, un invito che si spera possa trasformarsi nella descrizione di uno status. È il motto che campeggia sul murale realizzato in tre giorni dall’artista tranese Nico Kochise (al secolo Domenico Savoia), su idea del Centro antiviolenza ed anti-stalking Save.
Realizzato sul muro esterno della struttura del tensostatico Pala Ferrante, vissuto ogni giorno da squadre giovanili di pallavolo e basket, maschili e femminili. Un profilo statuario, di donna, sopra un grande cuore rosso che accoglie decine di atleti ed invita ad essere allenati, pronti a riconoscere la violenza ed in caso di necessità a chiamare il 1522.
«Crediamo nel valore dello sport come antidoto ad una crescita e formazione della persona priva di quelle basi sociali che sono la prima prevenzione contro gli episodi di violenza», dice la Presidente del centro antiviolenza Save.
Nel 2018 lo stesso centro, avvalendosi della mano e dell’ingegno dello stesso artista, aveva restaurato una panchina in piazza Plebiscito, in una delle zone più centrali della città, tingendola di rosso e con un verso di Alda Merini in bianco, “Da queste profonde ferite usciranno farfalle libere”.
Quella panchina è stata nuovamente restaurata in questi giorni, ponendo riparo ai danni delle intemperie e dei vandali. «Il murale è stato realizzato sposando la campagna della Regione dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, con un logo nuovo che sarà utilizzato in tutte le manifestazioni sportive alle quali il centro parteciperà. L’opera è stata inaugurata alla presenza degli assessori Leo Amoruso, Lucia de Mari e Alessandra Rondinone in rappresentanza del Comune di Trani. Il centro Save è costantemente impegnato in campagne di sensibilizzazione, soprattutto con le scuole. Il murale sarà un monito ed una presenza costante, un segno tangibile della presenza di una possibilità per ribellarsi alla violenza, per sfuggire dalla gabbia della violenza prima che sia troppo tardi. Nella giornata di ieri le donne e gli uomini della Polizia di stato sono stati impegnati su tutto il territorio provinciale, anche a Trani, con un gazebo per incontrare i cittadini sul tema “Questo non è amore”, distribuendo opuscoli realizzati dal Dipartimento di Pubblica sicurezza, ideato come strumento per diffondere informazioni sul fenomeno e su tutti gli strumenti di tutela a disposizione.