A Taranto va in scena la marcia dell’inclusione a «tristezza zero» con Marco D’Aniello

Palloncini blu, tanti piccoli studenti, con mamme e papà sulle note di una canzone, «Io come te» insieme al campione di nuoto Marco D’Aniello ieri alla marcia blu organizzata dalla scuola Martellotta per sensibilizzare alla consapevolezza sull’autismo.

I bambini della primaria sono usciti dalle aule alle dieci per marciare con residenti e commercianti del quartiere Taranto 2 fino a via lago d’Averno, dove, nel recinto della parrocchia Spirito Santo, si è tenuto un momento di riflessione col parroco don Francesco Tenna e il dirigente scolastico Giovanni Tartaglia.

All’evento ha partecipato Marco D’Aniello, giovane atleta autistico che grazie al suo talento ha superato quello che ad alcuni poteva sembrare un limite. A chiusura dell’incontro, i bambini hanno intonato il suggestivo canto sulla diversità per poi rientrare in aula.

Per i piccoli dell’infanzia e i ragazzi della secondaria anche un confronto sull’autismo con i docenti, inquadrando soprattutto l’importanza di accogliere tutti i loro compagni, valorizzandone le diversità come una ricchezza per ciascuno. Alla marcia si sono unite anche le assessore alle Politiche sociali Gabriella Ficocelli e alla Pubblica istruzione Maria Luppino. «Bisogna essere consapevoli che l’autismo c’è e fa parte del nostro essere umani», ha detto l’assessora Ficocelli. «Percepisco tanta gioia in questa marcia. L’amministrazione Melucci è vicina ai progetti della Martellotta. Investiamo sui servizi sociali di supporto alle istituzioni scolastiche». «È un importante momento di riflessione e di festa per discutere insieme di inclusione, perché siamo tutti diversi e siamo tutti speciali. Lavoreremo a lungo sulla consapevolezza dell’autismo e per far sentire le famiglie meno sole».

Il preside Tartaglia e don Francesco hanno anche inaugurato con l’occasione i nuovi training corner della scuola Martellotta. Quattro spazi, due alla primaria e due alla secondaria, realizzati per consentire a tutti gli alunni speciali e non, di ritrovare la concentrazione nei momenti di maggiore difficoltà pur senza isolarsi. I corner sono stati decorati da quindici studenti che hanno dipinto sulle orme di Banksy. «Li abbiamo chiamati training corner – spiega il dirigente Tartaglia – perché sono dei veri e propri angoli, diversi nello stile dalle pareti vicine, perché più colorati e decorati con icone dell’arte moderna. Proprio come i nostri alunni speciali: tutti diversi in un insieme unico. È la bellezza dell’umanità celebrata dall’hashtag “tristezza zero” di Marco D’Aniello».

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