A Noicattaro un centro anti-violenza e un rifugio per cani sul terreno sottratto alla mafia

Un centro antiviolenza e un canile sanitario su un terreno confiscato alla mafia. A Noicattaro è stato inaugurato il cantiere per la realizzazione di due opere che saranno da supporto alla rete sociale e al problema del randagismo. A dare l’avvio ai lavori il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato. Il progetto del canile sanitario, situato su un terreno confiscato nel territorio di Triggiano, coinvolgerà anche i comuni di Triggiano, Modugno, Valenzano, Casamassima, Capurso e Cellamare. Finanziato con fondi del Pnrr, per un importo totale di 2milioni 325mila euro, rappresenta un modello di collaborazione territoriale, che unirà sei comuni nella lotta all’abbandono degli animali e al randagismo, contribuendo al loro benessere e favorendo il controllo della popolazione canina e felina tramite programmi di sterilizzazione. Parallelamente, il centro antiviolenza offrirà un rifugio sicuro e un supporto essenziale per le donne vittime di abusi, aiutandole a superare momenti difficili e a costruire un futuro libero dalla violenza.

«Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto – afferma l’assessore alle Politiche sociali di Modugno Apollonia Fragassi – che rappresenta un vero progresso per la nostra comunità. Speriamo che gli amici a quattro zampe possano essere adottati dalle donne che hanno subito violenza: dal dolore potrà nascere l’amore. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questo passo avanti, al sindaco della Città Metropolitana di Bari per il coordinamento istituzionale e a Daniela Fanelli, delegata al Randagismo e Benessere Animale per la Città Metropolitana, per il supporto nella progettazione. La collaborazione e l’impegno possono portare a grandi risultati per tutti».

Durante l’inaugurazione, il sindaco Raimondo Innamorato ha ringraziato i suoi colleghi sindaci dei comuni coinvolti e tutti coloro che hanno investito impegno e dedizione nel progetto, auspicando una rapida realizzazione della struttura. Questo progetto non solo rappresenta un passo avanti nella lotta contro la violenza di genere e il randagismo, ma anche un simbolo di come il recupero dei beni confiscati alla mafia possa essere trasformato in un’opportunità di riscatto e rinascita per la comunità.

«La sensibilità del Comune di Noicattaro nei confronti degli animali – fa sapere Rosa Innamorato dell’associazione “Per fare un fiore” – e delle persone più vulnerabili si manifesta ancora una volta attraverso questa iniziativa. Il progetto mira a creare una sinergia tra il supporto agli animali maltrattati e abbandonati e l’assistenza alle donne vittime di violenza, promuovendo un modello innovativo di Pet Therapy. Questo approccio ha diversi benefici, tra cui il recupero di identità e fiducia per le donne che hanno subito abusi».

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