A Modugno una via in memoria di Gino Strada ma lo scontro sfocia in politica

L’intitolazione di una strada al medico di Emergency Gino Strada sfocia in contrasto dal sapore più che vagamente politico. Durante l’ultima assise cittadina è stata avanzata la proposta, da parte del consigliere di minoranza Bartolomeo Macina, di ricordare un uomo che ha speso la sua vita per la pace, la salute e contro la guerra. La mozione ha acceso la polemica. Alla proposta, il consigliere di maggioranza Davide Tosca ha apposto una sorta di clausola, invitando ad integrarla con l’intitolazione di una strada a ricordo di Norma Cossetto, vittima della violenza e morta nelle foibe. Per il rappresentante di Onda Civica l’aggiunta avrebbe garantito l’universalità dei valori. L’esponente di Più Modugno ha declinato l’invito all’integrazione, sollecitando nuova mozione in tal senso nel prossimo consiglio. Dura la reazione di Tosca, che si è detto deluso e ha accusato il Consiglio di avere un pensiero unico, evidenziando l’incongruenza da parte di chi, pur dicendosi contrario al femminicidio, nega la possibilità di ricordarne una vittima. A nulla sono serviti i chiarimenti e le convinte affermazioni da parte della minoranza, che ha dichiarato parere favorevole all’iniziativa, se presentata nei tempi e modi appropriati. Tosca è stato bacchettato anche dai componenti della sua maggioranza, come l’esponente di Centro Dem Antonio Cassano che, invitando a non abusare della facoltà di intitolazione, ha ribadito l’importanza di slegare i grandi temi dai colori politici, o dal componente del suo stesso gruppo politico Pino Mele che, cercando di giustificare l’atteggiamento del collega con la giovinezza e il carattere, ha votato favorevolmente.

Il consigliere ha ribadito la scelta di astenersi dal voto, una posizione che stride sia con il suo ruolo di presidente della Commissione cultura, sia con l’appartenenza al mondo giovanile modugnese. Un atteggiamento che non ha tenuto conto della chiara richiesta dei ragazzi modugnesi che, attraverso una raccolta di ben 470 firme, organizzata dagli studenti dell’istituto Tommaso Fiore, si sono rivolti al Consiglio comunale per farsi promotore di un messaggio di pace.

«È arrivato il momento di decidere che priorità ci diamo come società – scrivono i sottoscrittori all’assiste – Noi giovani modugnesi vorremmo cogliere l’esempio di quest’uomo straordinario e mettere in atto oggi un futuro di pace».

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