A Matera un bonus per chi chiama il figlio Eustachio. È polemica: «Come ai tempi di Mussolini»

Si fa presto a dire “Eustachio” quando la polemica diventa social. L’idea dell’associazione “Maria Santissima della Bruna” di dare un bonus a chi chiamerà il figlio Eustachio fa incetta di dissensi e diventa, suo malgrado, protagonista di grandi polemiche. Tacciata di essere discriminatoria, l’iniziativa è stata pervasa da moti contrari: in alcuni commenti gli utenti si chiedono se verrà premiato con il bonus anche chi darà il nome Eustachia, secondo altri invece dovrebbe essere ricompensato il nome Bruna, con riferimento alla Madonna Santissima della Bruna (l’altra patrona cittadina).

Svariati utenti hanno ricordato che questa iniziativa rimanda a quanto era stato introdotto in epoca fascista da Benito Mussolini. In quegli anni, infatti, il duce aveva deciso di dare un compenso ai genitori che attribuivano ai nuovi nati il nome “Benito”. Allo stato attuale, l’associazione non ha risposto alle polemiche e non ha dato dettagli aggiuntivi sull’iniziativa come l’importo che sarà devoluto e le modalità di erogazione.

In realtà, tutto era nato con le più nobili intenzioni: quello di elargire un contributo economico per il 2024 ai genitori che decidevano di chiamare il proprio figlio Eustachio come il Santo patrono cittadino. A bandirne i contenuti era stata l’associazione “Maria Santissima della Bruna”, nata il 5 maggio 1998, è stata una delle principali associazioni religiose di Matera dato che si occupa di tutelare e tramandare il patrimonio storico-religioso, culturale del territorio materano.

Tra le sue attività principali ci sono anche quelle di organizzare le feste patronali per i due santi patroni della Città dei Sassi: Maria Santissima della Bruna, celebrata il 2 luglio, e Sant’Eustachio, celebrato il 20 settembre. Proprio per onorare il santo patrono cittadino Eustachio, l’associazione ha scelto di fare una donazione simbolica di denaro ai genitori che daranno questo nome ai figli nati nel 2024. Il nome Eustachio, infatti, a Matera ma più in generale in tutta Italia sembra caduto in disuso e ormai sono pochissimi quelli che portano questo nome.

Il culto di Sant’Eustachio a Matera sembra nascere poco prima dell’anno mille quando la città era asserragliata dai Saraceni e si dice sia stata salvata proprio dall’intervento di Eustachio. Attualmente il santo patrono è ricordato il 20 settembre con una solenne processione in cui viene portata per le vie cittadine la statua di Sant’Eustachio in legno realizzata dallo scultore Arcangelo Sperdicchio attorno all’1800.

A Matera, per quest’occasione, viene organizzata una grande festa cittadina, seconda per imponenza solo ai festeggiamenti in onore della Bruna, a luglio di ogni anno. Proprio per il forte legame presente tra la città e il Santo, Bruno Caiella presidente dell’associazione “Maria Santissima della Bruna” si è così espresso: «Si tratta di un piccolo gesto per ringraziare i genitori della volontà di perpetuare il nome e il ricordo del nostro santo patrono, anche tra le prossime generazioni».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version