Ha lanciato un pallone gonfiato con l’idrogeno verso il cielo con attaccata una sonda costruita artigianalmente per riprendere e fotografare lo spazio. La videocamera e il cellulare, utilizzati per l’impresa, erano posizionati dentro una scatola di polistirolo.
Durante le due ore di volo il pallone ha raggiunto l’altezza di oltre 26mila metri e poi è scoppiato, non prima però di aver girato un breve video e scattato più di mille foto. Gianluca Belgrado, a soli 23 anni, appassionato di astrofisica, ha realizzato tutto con la complicità del nonno. «Volevo fare una foto alla curvatura terrestre», e ci è riuscito benissimo a vedere il risultato, tanto che da giorni si parla di lui e di ciò che ha realizzato.
Gianluca pensava a questo progetto da circa due anni. «Purtroppo la videocamera si è scaricata dopo i 10mila metri di altezza e ha registrato solo un terzo dei video che poteva fare, in compenso il cellulare ha fatto più di mille scatti. Nelle foto si vede un accenno di curvatura terrestre, il cielo nero in pieno giorno e all’orizzonte anche la Calabria, l’Albania e l’isola di Corfù».
«Gianluca è la testimonianza di come la curiosità, la sete di conoscenza e la passione aguzzano l’ingegno e spingono a compiere imprese eccezionali, – commenta il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo – anche con gli strumenti artigianali che si hanno a disposizione».
Qualche mese fa, a palazzo D’Elia, il giovane orgoglio casaranese aveva realizzato una mostra fotografica intitolata “Tra terra ed astri, l’universo”, esponendo una serie di solargrafie da lui stesso realizzate, che raffiguravano alcuni luoghi e beni culturali della città da un punto di vista originale.
«Esprimiamo, a nome della comunità, un grande plauso a Gianluca per la sua inventiva e la sua caparbietà e gli auguriamo di poter proseguire, nella realizzazione di queste imprese uniche che hanno fatto parlare di lui in tutta Italia».