A Bari un murale per Gino Strada. E il Comune gli intitola una via

Quattro artiste pugliesi, in collaborazione con oltre 30 cittadini volontari, hanno realizzato un murale dedicato a Gino Strada nel sottopasso Duca degli Abruzzi.

L’opera, frutto di una call for artist lanciata da Retake Bari, ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza della solidarietà, della speranza e della pace, anche rendendo omaggio al fondatore di Emergency, deceduto il 13 agosto del 2021.

L’iniziativa di Bari sarà si inserisce nel più ampio progetto “Scendiamo in piazza”, che mira a «sostenere un movimento spontaneo di cittadini che vogliono riappropriarsi degli spazi urbani per trasformarli in luoghi di incontro e socializzazione più vivibili e accoglienti», spiega Retake Bari in una nota.

Il murale, realizzato a partire dai progetti grafici di Daniela Giarratana, Nadia Gelsomina, Amalia Tucci e Daniela Sersana, sarà inaugurato sabato 2 luglio alle 10:30. «Fondamentale per la buona riuscita di questa iniziativa su Bari, la partnership – prosegue la nota – con Ferrovie dello Stato che ha concesso spazi e supportato le attività di recupero urbano promosse da Ace e Retake».

La giunta comunale del capoluogo, intanto, ha approvato la proposta dell’assessore alla Toponomastica, Eugenio Di Sciascio, per l’intitolazione al medico chirurgo-fondatore di Emergency Gino Strada, «personalità di rilevanza internazionale», di una traversa di via Giovanni Amendola.

L’azione di Gino Strada nelle aree più difficili di tutto il mondo e il suo pensiero, spiegano dal Comune, «testimoniano la professionalità, il coraggio e la grande umanità».

«Alla luce dello stretto rapporto esistente fra la città, con i suoi luoghi, strade e piazze, e la storia (remota, recente e contemporanea), e quindi la sua “memoria collettiva”, fatta di persone, avvenimenti, episodi ed emozioni – spiega Eugenio Di Sciascio – abbiamo accolto con convinzione la proposta dei consiglieri comunali di avviare le procedure per associare, alla figura di Gino Strada, un pezzo della nostra città. Crediamo che i luoghi possano essere simboli importanti nella costruzione della memoria e nella condivisione di alti valori in cui riconoscersi, quali sono quelli incarnati dalla figura del medico fondatore di Emergency, che ha trascorso tutta la vita al fianco degli ultimi della Terra».

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