A Bari un incontro su contro corruzione e riciclaggio. Perrini: «Servono buone pratiche»

«Riconoscere l’importanza dell’applicazione di buone pratiche anti-corruttive e anti-riciclaggio all’interno della pubblica amministrazione che vadano nella stessa direzione e siano complementari al fine di rafforzare la prevenzione e il contrasto alla criminalità, mediante verifica e monitoraggio delle procedure d’appalto, autorizzazioni, concessioni, riconoscimento di benefici economici, con particolare riferimento al Pnrr». Questo l’obiettivo, spiega il consigliere regionale Renato Perrini, presidente della Commissione di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata, dell’incontro che si è svolto stamattina al teatro Kursaal di Bari sul tema “Il ruolo della prevenzione – Antiriciclaggio, anticorruzione e tutela dei dati”.

Il convegno, aggiunge Perrini, «è stata l’occasione per ricordare che la mia Commissione è stata la prima in Italia a fare un’analisi dettagliata del fenomeno dell’antiriciclaggio accogliendo la sollecitazione del Centro studi europeo Antiriciclaggio e usura. Insieme agli altri commissari abbiamo fatto un’analisi puntuale della situazione territoriale della criminalità nelle diverse Provincie, ascoltando in audizione Procuratori Capo della Repubblica, Prefetti e le principali Associazioni antimafia e antiracket», prosegue.

A seguito dello studio sul fenomeno dell’antiriciclaggio e la rilevante problematica di individuare tempestivamente le operazioni sospette, su impulso della Commissione, ricorda ancora Perrini, «la Giunta regionale ha costituito un gruppo di lavoro che sviluppi un modello-pilota regionale in materia di prevenzione dei fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del della criminalità e terrorismo, definisce idonee misure organizzative, costruisce specifici indicatori di anomalia che facilitino l’individuazione di operazioni sospette e predispone le procedure operative».

La trasparenza, ha aggiunto il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia, «non è uno onere, ma uno strumento di buona amministrazione. Rende la pubblica amministrazione più efficiente e maggiormente al servizio dei cittadini».

Busia è intervenuto in collegamento da remoto al convegno e ha ricordato che «stiamo lavorando sulla digitalizzazione delle procedure di affidamento pubblico, che è una rivoluzione copernicana. Dal prossimo primo gennaio – ha spiegato – tutte le pubbliche amministrazioni, per fare le gare, dovranno usare piattaforme interconnesse con la banca dati nazionale dei contratti pubblici. Questo garantirà maggiore concorrenza, trasparenza e partecipazione dei cittadini. Una condizione per far sì che gli investimenti del Pnrr siano realizzati in tempo e diano i risultati sperati», ha concluso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version