“Basta polemiche, il 25 aprile non è una festa di parte ma una festa di tutti”. E’ questo, in sintesi, lo spirito che ha guidato rappresentanti istituzionali di centrodestra come il viceministro Francesco Paolo Sisto, e di centrosinistra, come il presidente della Regione, Michele Emiliano, e il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, che hanno celebrato insieme con l’Anpi la Liberazione dal nazifascismo nel Sacrario dei caduti d’Oltremare di Bari. Oltre al presidente del comitato provinciale dell’Anpi, Pasquale Martino, erano presenti anche la prefetta Antonia Bellomo e il generale di squadra aerea Silvano Frigerio, comandante delle Scuole dell’Aeronautica III regione aerea. Dopo la deposizione di tre corone d’alloro da parte di Decaro, Sisto e Martino, è stato quest’ultimo a prendere la parola sottolineando che “la resistenza è cominciata in Puglia. Già il 9 settembre 1943, un giorno dopo l’armistizio – ha detto – il porto di Bari fu salvato dalla distruzione grazie all’iniziativa del generale Nicola Bellomo. L’antifascismo è incardinato nella Costituzione grazie al lavoro di Aldo Moro, che lottò per non renderla solo una carta ‘afascista’”. Per il viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, “chi fa parte delle istituzioni deve avere il dovere di coltivare quotidianamente i valori della Costituzione: lavoro, libertà, uguaglianza, antifascismo. La disposizione che impone il divieto di ricostituzione del partito fascista è un punto ineliminabile della nostra storia e ha reso il 25 aprile una festa eterna”. Sulla stessa linea il sindaco Decaro, secondo cui “Il 25 aprile è un appuntamento con la storia, la storia di un popolo che ha resistito e ha sconfitto il fascismo. I rappresentanti delle istituzioni italiane a inizio mandato giurano sulla Costituzione, impegnandosi a far sì che il passato venga ricordato come monito per il nostro agire quotidiano, perché possa essere principio guida nel nostro presente e nel nostro futuro. Questa giornata non è una festa di parte, ma di tutti”. A margine della crimonia è intervenuto anche il governatore Emiliano: “In Italia sono state sprecate troppe parole sul 25 aprile – ha detto – e ne sono servite altrettante per celebrare questa festa adeguatamente. Mi auguro che la Liberazione, con il passare del tempo e rassegnandosi tutti all’evidenza e ai fatti della storia, possa essere considerata con merito la festa di tutti gli italiani che non si sono arresi al nazifascismo”
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Di Redazione31 Ottobre 2024