La gola e la lussuria sono considerati tra i più gravi peccati capitali. Immaginiamo quale sarebbe la gravità di un terzo peccato capace di unirli. Tra un po’, tutto ciò potrebbe avere un nome. Dick Factory si chiamerà la pasticceria che, attorno al 20 luglio, aprirà i battenti in corso Vittorio Emanuele. La particolarità di questo esercizio però, non sarà solo vendere dolci, ma di farlo con torte, cupcake e pasticcini a forma di peni e vagine.
Dick Factory – nome inglese che racchiude tutta la “mission” di questo brand – sbarca nel capoluogo pugliese tra il fermento dei cittadini. L’inaugurazione, prevista per il 16 luglio, è slittata di qualche giorno, ma questo non ha deluso le aspettative di chi già è pronto a sostenere la fatica di una lunga fila per assaggiare una brioche fallica che potrà essere ricoperta con glassa al cioccolato, pistacchio, crema e molto altro. L’azienda ha inoltre informato di essere alla ricerca di personale. Gli interessati possono inviare la loro candidatura a jobs@dickfactory.it, come si legge sulla pagine Facebook e Instagram del locale. Unica, ma fondamentale, skill che i candidati devono possedere è «essere bravi a inzuppare», un annuncio che è tutto un dire.
La fusione tra sesso e cibo è il comandamento principale dei tre imprenditori baresi che hanno deciso di avviare nel capoluogo pugliese un esperimento ben riuscito già a Milano. Alla base dell’iniziativa imprenditoriale vi è l’idea che si possa deliziare il palato solleticando la fantasia anche sessuale dei clienti, senza precipitare nella volgarità. Per quanto sia difficile farlo, l’ingrediente fondamentale rimane la simpatia e la preparazione del personale, che dev’essere predisposto a svolgere un servizio del genere senza mancare di rispetto a chi decide di provare questa esperienza.
Fuori dall’Italia, non mancano simili iniziative che hanno avuto successo. A Parigi, nell’elegante quartiere del Marais, Legay Choc propone ai milioni di turisti le sue “baguette magique”, magici filoni di brioche, dalla forma fallica, anch’essi conditi con creme dai diversi sapori. Insomma: l’unione tra sesso e cibo è sempre stato una delle frontiere più amate da pasticcieri e clienti. Inoltre, mai come in questo caso “l’abito non fa il monaco”, e oltre la forma bizzarra, i dolci che Dick Factory proporrà a una Bari sempre più al centro dello scenario europeo, si preannunciano già da ora buoni e concorrenziali. Tuttavia, Bari non è ancora la Milano capitale della moda o la Parigi del Moulin Rouge, e, come si può constatare dai social, molte sono le persone contrariate dall’idea di avere una pasticceria del genere. Ma, come ripeteva Indro Montanelli, «conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante».