«Onorare e commemorare il 25 aprile significa essere partigiani della libertà sempre». Lo afferma, alla vigilia della Festa della Liberazione, la coordinatrice dell’Osservatorio regionale pugliese sui neofascismi, Antonella Morga.
«Sono passati 80 anni da quando nel 1943 prese vita il grande movimento di ribellione di popolo che prese il nome di Resistenza – ricorda Morga -. Un movimento a cui aderirono donne, uomini, giovani, ragazze e ragazzi, che rischiarono la vita e in migliaia la persero per liberare il nostro paese dalla dittatura fascista e nazista. Lottarono per un ideale che sognava libertà e giustizia sociale. Ideali resi realtà 5 anni dopo nella scrittura della Costituzione. La Liberazione dal nazifascismo che porta la data del 25 aprile del 1945 è una pietra miliare della storia dell’Italia repubblicana e non può che essere onorata e ricordata con il massimo dell’impegno e della partecipazione».
Avere memoria e ricordare la storia è, dunque, «doveroso ancora di più in una fase politica come quella attuale – sottolinea la coordinatrice dell’Osservatorio sui neofascismi -, nella quale c’è chi, anche nelle Istituzioni, prova ad alterare il significato di questa ricorrenza fondamentale, a travisarla, manometterla, a farne bandiera di parte. Quando il valore dell’antifascismo, connesso a quelli della libertà, della democrazia, della giustizia sociale, della pace, è “un elemento caratterizzante e identitario del nostro Paese” come ha ricordato il Presidente Mattarella».
Morga pone l’accento sulla necessita di «essere paladini della difesa dei valori della Resistenza e della lotta partigiana da cui ha preso vita la Costituzione italiana. È in questo oggi ancora di più l’attualità della affermazione “Ora è sempre Resistenza”. Noi – aggiunge – vogliamo essere sostenitori e propagatori della storia, dei valori e della memoria che grazie alla Resistenza e alla lotta di Liberazione hanno reso il nostro un paese libero e democratico. Per questo anche per il 2023 l’Osservatorio regionale sui neofascismi ricorderà come è giusto e necessario fare il 25 aprile».
L’Osservatorio regionale sui neofascismi, nei prossimi giorni ripercorrerà e proporrà le storie di chi ha preso vita alla lotta di liberazione. «Serve ed è importante far conoscere le singole storie per far comprendere cosa ha significato essere parte di una formazione diffusa che, pagando anche con la vita, ha restituito libertà e futuro democratico alla nostra nazione», spiega Morga: «Ci soffermeremo, in continuità con quanto fatto lo scorso anno, a rendere memoria alle donne partigiane pugliesi a cui vogliamo restituire tutto l’onore e la conoscenza che meritano. Donne che, dalle varie province della nostra regione, sono entrate nella Resistenza e sono diventate partigiane con varie e diverse cariche. Perché venga resa memoria e si conosca il loro prezioso, e per troppo tempo celato o tenuto in ombra, contribuito».
Domani, a Torre a Mare, sotto la targa intitolata a Bruno Valle e Gianna Giglioli, verranno ricordate le due figure assassinate dai nazifascisti, durante una cerimonia organizzata dall’Anpi insieme all’Osservatorio regionale sui neofascismi. In un videomessaggio la testimonianza della loro nipote Maura Valle.
L’osservatorio, che sarà presente in tutte le celebrazioni che si svolgeranno nei diversi comuni della Puglia al fianco dell’Anpi, delle istituzioni, delle organizzazioni e delle associazioni democratiche e antifasciste, ha dato anche il patrocinio alla manifestazione “Il 25 aprile è divisivo” che si terrà presso l’Ateneo di Bari (organizzato da Link, Uds, Zona Franka e Arci per il 26 aprile) e all’incontro con lo scrittore Francesco Filippi sul tema “Fascismi di ieri e di oggi, tra errori e amnesie” che si terrà a Brindisi il prossimo 29 aprile.
Il presidente della Regione Puglia, inoltre, parteciperà alle celebrazioni per il 78° anniversario della Liberazione presso il Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari.