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Webuild tra le aziende con la migliore governance secondo criteri ESG

MILANO (ITALPRESS) – Webuild è tra le aziende Leader dell’Integrated Governance Index (IGI) 2022, l’indice di sostenibilità che annualmente misura la centralità e il grado di integrazione dei temi ESG (Environmental, Social, Governance) nella cultura e nella strategia aziendale – in altri termini l’Identità ESG. Il Gruppo ha ottenuto il riconoscimento grazie al costante impegno…

MILANO (ITALPRESS) – Webuild è tra le aziende Leader dell’Integrated Governance Index (IGI) 2022, l’indice di sostenibilità che annualmente misura la centralità e il grado di integrazione dei temi ESG (Environmental, Social, Governance) nella cultura e nella strategia aziendale – in altri termini l’Identità ESG. Il Gruppo ha ottenuto il riconoscimento grazie al costante impegno sui temi ESG e alle performance registrate, che hanno evidenziato per Webuild un punteggio superiore alla media delle società quotate, delle società del settore Industria e della Top 100 Italia.
L’Integrated Governance Index, elaborato da ET.group, è un indice quantitativo che misura l’evoluzione di pratiche, processi e cultura di governance ESG delle principali aziende italiane. Per il 2022, Webuild ha registrato un punteggio di 58,14, classificandosi al 25° posto e al di sopra della media delle società quotate, delle società del settore Industria e della Top 100 Italia. Essere tra le aziende Leader dell’IGI vuole dire considerare la sostenibilità come priorità e la governance come fattore abilitante, e avere una consapevolezza trasversale su tutte le tematiche collegate.
Le analisi dell’Integrated Governance Index rappresentano il primo osservatorio in Italia ed Europa sulla governance della sostenibilità e sul livello di integrazione nel governo aziendale di variabili non finanziarie (ESG). Per il 2022, l’indice ha coinvolto le prime 100 società quotate in Italia, le società che hanno redatto la Dichiarazione Non Finanziaria nel 2021, e le prime 50 società industriali italiane non quotate. Il questionario è stato sottoposto a circa 300 aziende e sono state analizzate 86 società, di cui 67 società quotate. L’indice ha coperto il 62% delle società del FTSE Mib e il 50% delle prime 100 società quotate italiane.
Si conferma quindi la centralità del tema sostenibilità nelle politiche di gestione del Gruppo Webuild che, al 31 dicembre 2021, ha registrato un portafoglio ordini al livello record di €45,4 miliardi, per il 92% relativo a progetti legati all’avanzamento di obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).
Con il Piano ESG, il Gruppo punta a raggiungere nuovi traguardi, tra cui ridurre l’intensità delle emissioni di gas serra dirette del 50% entro il 2025 rispetto ai livelli del 2017.
Dal 2021, Webuild è anche parte dell’indice di sostenibilità MIB ESG Index di Borsa Italiana. L’attenzione del Gruppo verso le tematiche ESG è inoltre confermata dalle valutazioni elaborate dalle più importanti agenzie di rating specializzate: MSCI (con rating A), CDP Climate Change (con rating B), EcoVadis (livello Gold), ISS-ESG (C+ livello Prime) e VigeoEiris (livello Advanced). Tra i progetti in corso più iconici e rappresentativi per la sostenibilità ambientale, Snowy 2.0, il più grande progetto per la produzione di energia rinnovabili in Australia, il Lotto 2 del sistema Riachuelo di Buenos Aires, un mega progetto infrastrutturale per la riduzione dell’inquinamento organico del bacino del fiume Riachuelo, uno dei corsi d’acqua più inquinati al mondo, il Forrestfield-Airport Link di Perth, la nuova linea ferroviaria che a breve permetterà il collegamento tra le periferie orientali di Perth, in Australia, e il centro cittadino e l’aeroporto, all’estero e, in Italia, l’alta velocità ferroviaria Napoli-Bari, infrastruttura strategica per il collegamento del Sud del Paese.

– foto agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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