Una enorme discarica abusiva in piena Murgia, in territorio di Minervino, con rifiuti contenuti anche in ecoballe che potrebbero celare sgradite sorprese. Da una prima sommaria ricognizione dei carabinieri Forestali della stazione Parco di Andria, con molta probabilità sarebbero pericolosi perché altamente tossici.
Si tratterebbe di uno dei più grandi ritrovamenti di scarti di ogni genere sulla Murgia dell’ex nord Barese. L’ente Parco precisa che l’ennesimo scempio ambientale non ricade nel proprio territorio, ma non sarebbero dello stesso avviso i carabinieri che materialmente sarebbero intervenuti sul posto. Sarebbe questo l’epilogo di una complessa e articolata indagine compiuta dai carabinieri Forestali che, oltre al sequestro dell’area, vede coinvolte alcune persone che, a vario titolo, gravitavano intorno a questo sito. Non si escludono a breve clamorose novità sulla vicenda con l’iscrizione nel registro degli indagati dei presunti responsabili del gravissimo scempio ambientale.
Senza contare che quel territorio è costantemente meta di tanti fungaioli alla ricerca dei prelibati cardoncelli murgiani. Il timore, tutt’altro che infondato, è che i funghi possano assorbire sostanze nocive rilasciate dai rifiuti, a volte anche tossici, abbandonati sulla Murgia da gente senza scrupoli. Una paura iniziata nei decenni scorsi, in realtà, quando cominciò a svilupparsi una coscienza ambientalista dopo che ci si accorse finalmente che la Murgia era una grande discarica a cielo aperto.
Oggi, per fortuna, con l’istituzione dell’ente Parco, la musica è cambiata. Ci sono più controlli e meno incivili grazie alle pattuglie che girano in lungo e in largo nel territorio ormai sotto tutela.
Eppure, nonostante tutto, c’è ancora chi non si fa scrupoli e sfida la legge come dimostra il ritrovamento dell’ultima enorme discarica sulla Murgia di Minervino. Una discarica così grande, però, che sicuramente non sarà spuntata dalla sera alla mattina, considerata la grande quantità di materiale di diversa natura accumulato.
Gli investigatori non lasciano trapelare nulla sulle indagini, ma la sensazione è che a breve ci saranno novità importanti. I tempi in cui i reati ambientali restavano impuniti, sono ormai lontani. Per fortuna.