Il parco naturale regionale delle Dune Costiere, in provincia di Brindisi, è tra le aree in cui si svilupperanno le attività del progetto Best, che ha tra i suoi obiettivi quello di tutelare e conservare la biodiversità attraverso studi e monitoraggi, anche mediante l’utilizzo di tecnologie smart a basso impatto ambientale.
A realizzare il progetto Best, attraverso la cooperazione transfrontaliera tra Grecia e Italia, sono il dipartimento ambiente della Regione Puglia, la Regione delle Isole Ionie (capofila), la Regione dell’Epiro e la Regione della Grecia occidentale. Con il supporto di una rete di sensori posizionati in aree rurali e costiere, sarà possibile monitorare numerosi parametri ambientali e climatici. I risultati ottenuti, poi, permetteranno di creare una banca dati che, nel tempo, consentirà di valutare l’andamento dell’evoluzione della biodiversità e di intervenire su eventuali criticità e minacce.
Verranno inoltre analizzate anche le principali specie vegetali a rischio di estinzione, gli aspetti entomologici e le pressione sulle aree agricole, sulle acque e sull’ambiente marino-costiero.
La prima azione pilota interessa l’area tra Polignano a Mare, Monopoli, Fasano e Ostuni sull’Adriatico, e il Mar Piccolo di Taranto sullo Ionio. La seconda coinvolge prevalentemente il Salento e riguarda lo studio degli impatti di specie aliene, in particolare degli effetti della Xylella.
Nel parco delle Dune Costiere (che ricade nei Comuni di Ostuni e Fasano) è prevista l’installazione di strumenti di monitoraggio da remoto della biodiversità (telecamere, sensori, foto-trappole).
Giovedì 26 maggio alle 9:45 a Ostuni (Brindisi) ci sarà il secondo info-day del progetto nell’istituto tecnico-agrario ‘Pantanelli-Monnet’, dopo la prima presentazione avvenuta a Taranto.