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Torre Guaceto, affidato in prova dal tribunale al Consorzio salva una Caretta caretta in ipotermia

Durante all’attività di monitoraggio delle spiagge nell'area protetta di Torre Guaceto, una Caretta caretta in difficoltà è stata tratta in salvo a Punta Penna Grossa. A salvare la tartarughina è stata una persona che sta svolgendo lavori di pubblica utilità e messa alla prova a seguito del programma avviato dal Consorzio di gestione di Torre…
Foto: riservaditorreguaceto.it

Durante all’attività di monitoraggio delle spiagge nell’area protetta di Torre Guaceto, una Caretta caretta in difficoltà è stata tratta in salvo a Punta Penna Grossa.

A salvare la tartarughina è stata una persona che sta svolgendo lavori di pubblica utilità e messa alla prova a seguito del programma avviato dal Consorzio di gestione di Torre Guaceto con il tribunale di Brindisi.

Il piccolo esemplare di Caretta caretta era in ipotermia ed è stata immediatamente ricoverata presso la struttura di recupero dove è stata sottoposta alle cure del caso e la tartarughina avrà modo di crescere e rimettersi, per poi tornare al mare quando le sue condizioni fisiche saranno ottimali e il meteo favorevole.

Un risultato molto importante in tema di tutela della specie raggiunto grazie alla predisposizione delle attività di monitoraggio eseguite da persone “in prova”: il monitoraggio della costa, spiegano dal Consorzio di gestione, “è più che mai necessario in inverno perché a causa dell’abbassamento della temperatura del mare e ai moti ondosi forti, le tartarughe marine molto giovani e quelle già in sofferenza a causa del deperimento dovuto all’ingestione di plastica, sempre più presente in mare, o ferite, si spiaggiano con frequenza e se non vengono avvistate subito e soccorse, perdono la vita”.

Ad oggi, dopo essere state formate dal Consorzio di Torre Guaceto anche in materia di sicurezza sul lavoro e vigilanza sanitaria, sono cinque le persone che stanno svolgendo l’attività dentro e fuori la riserva e ciascuna di loro fa monitoraggio in media dalle 6 alle 10 ore settimanali.

L’ente si è reso disponibile ad accogliere altri sei cittadini e l’iter per il loro inizio è già in corso. Quando le undici persone termineranno il servizio, l’ente potrà accoglierne altre.

«Abbiamo sottoscritto le convenzioni con il tribunale di Brindisi perché riteniamo che questo sia un progetto meritorio che fa bene sia alla natura, sia alla comunità», afferma il presidente del Consorzio di gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, sottolineando che «ci siamo fatti carico di questo impegno ben volentieri, più gente ci aiuta a proteggere l’ambiente e gli animali più benefici ci sono per tutti».

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